Occhiuto soddisfatto dopo l’incontro al Mise sulla sanità: “Al tavolo Adduce ora proposte e non ritardi”

Occhiuto soddisfatto dopo l’incontro al Mise sulla sanità: “Al tavolo Adduce ora proposte e non ritardi”

“Sono molto soddisfatto di come sia andato il ‘Tavolo Adduce’ martedì. Erano abituati a commissari che giustificavano i ritardi della sanità calabrese, hanno trovato un commissario che invece ha proposto idee per risolvere i problemi”. Lo ha detto il presidente della Regione e commissario della sanità calabrese, Roberto Occhiuto, in una dichiarazione video nella quale ha parlato dell’esito del “Tavolo Adduce”, il tavolo interministeriale di verifica del piano di rientro che si è riunito ieri al ministero dell’Economia e delle Finanze. Occhiuto ha poi aggiunto: “Abbiamo proposto il Programma operativo, che conterrà tutti gli investimenti che vogliamo fare: sulle assunzioni, che è nostro diritto fare perché abbiamo le risorse per farlo – 2.500 tra medici e personale parasanitario – , sul 118 e l’emergenza urgenza, sui pronto soccorso, sull’apertura di alcuni ospedali che meritano di essere aperti. Ecco, non sarà facile fare tutte queste cose, in un sistema dove i centri di potere a livello locale sono consolidati, radicati, cristallizzati, tanti micro centri di potere. Non sarà facile ma – ha concluso il presidente della Regione – ci riusciremo”. “I contenuti della nota del presidente Occhiuto su quanto richiesto al Tavolo Adduce del MEF, riguardo le proposte migliorative per la sanità calabrese, sono senz’altro meritori. Nell’ambito di un percorso migliorativo dei servizi da garantire ai cittadini calabresi non si può, credo, non tener conto di alcuni spunti che potrebbero integrare, quanto già richiesto, per raggiungere gli standard di buona sanità”, commenta il senatore dei Cinquestelle Massimo Misiti. “Si potrebbe partire -afferma-dalla rete di prevenzione delle malattie oncologiche che necessita di maggiore attenzione promuovendo gli screening e implementando i reparti di oncologia e chirurgia oncologica oltre che la medicina nucleare che comprenda il reparto radioterapia pubblica. Predisporre operazioni di verifica e controllo della spesa farmaceutica regionale con la possibilità di istituire l’armadio farmaceutico digitale regionale, che consentirebbe di aver sempre un quadro ben delineato e aggiornato della situazione”. E ancora, secondo Misiti, “nell’ambito del controllo della spesa, e non della riduzione dei servizi, una giusta valutazione di quanti ospedali di comunità e case della comunità possano convivere nello stesso luogo fisico, sulla base della popolazione e dell’utenza da servire”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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