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Nicolò: “La Corte dei conti conferma la migrazione sanitaria dei calabresi”

REGGIO CALABRIA. “I fatti sono duri e ostinati: i calabresi emigrano fuori regione per motivi di salute e l’emorragia, è il caso di dirlo, appare inarrestabile”. Lo afferma in una nota il capogruppo regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò. “L’ennesima patente che attesta quanto di negativo la Giunta Oliverio stia facendo – prosegue – stavolta è attribuita dal Rapporto annuale sulla finanza pubblica della Corte dei Conti: il numero dei ricoverati fuori dalla Calabria passano in anno dal 19,3% al 20,1. Nell’infuriare delle polemiche pro o contro il Commissario Scura, la Giunta regionale dimentica ospedali e servizi sul territorio con l’inevitabile conseguenza che i calabresi continuano a ‘marcare visita’ negli ospedali del centro-nord appesantendo lo stato debitorio del nostro sistema pubblico e privato. Il Rapporto della magistratura contabile affonda la sua analisi evidenziando ‘la carenza generalizzata di dotazione di posti letto nelle strutture residenziali e semiresidenziali per disabili ed in strutture hospice’. Centri che gestiscono centinaia di utenti e che, di converso, aspettano mesi, se non addirittura anni, prima di avere saldate le spettanze. Un modo di procedere che sfianca non solo gli operatori, ma soprattutto le famiglie dei degenti che non riescono ad ottenere l’aiuto necessario proprio per i ritardi con cui la Regione rifonde i propri debiti. E tutto ciò avviene in un quadro politico caratterizzato dalle continue lotte intestine tra le varie correnti del Pd solo per questione di potere che annichilisce ogni tentativo di riprendere un cammino virtuoso stante i compromessi, i veti incrociati o quelli imposti, uno scenario che nulla di buono fa presagire per la sanità calabrese. Nei prossimi giorni il Consiglio regionale sarà chiamato a discutere di sanità. Forza Italia ed il suo gruppo parteciperanno alla discussione in Aula contribuendo con l’indicazione di proposte e suggerimenti a riportare in equilibrio una situazione a forte rischio. Non c’è oggi una sola realtà ospedaliera in tutta la Calabria dove non si riscontrino criticità, agitazioni, insufficienze, seppure non manchi il ‘capitale umano ed intellettuale’ in grado di restituire serenità agli ammalati”. “Il presidente della Regione, forte del suo mandato popolare – conclude Nicolò – deve dire in che direzione è rivolto il senso di marcia della Calabria. Dica Oliverio come si intende restituire efficienza almeno ai grandi ospedali calabresi, almeno quelli!, visto che sul territorio si contano sulle dita di una mano le strutture ambulatoriali di una certa efficacia. La smetta il Partito democratico di ricomporre le sue liti mediando spartizioni e posizioni di potere e risponda al bisogno di buona sanità che migliaia di calabresi domandano quotidianamente”.

 

 

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