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Sanità, Nicolò: “Assistenza psichiatrica a rischio nel Reggino”

Sanità, Nicolò: “Assistenza psichiatrica a rischio nel Reggino”

REGGIO CALABRIA. “C’è un problema di dignità, oltre le stesse risposte sanitarie e assistenziali, che riguarda nel territorio del Reggino le persone con disabilità psichiatriche: donne, uomini sofferenti sui quali incombe la minaccia di essere dimessi dalle strutture che li ospitano o di finire trasferiti in altre realtà fuori regione, peraltro con notevoli disagi anche per i familiari e grave nocumento per le casse pubbliche”. E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Alessandro Nicolò. “E’ una questione – prosegue – che avevo sollevato l’estate scorsa con una interrogazione rivolta al presidente della Giunta regionale, ma invano. Da parte del presidente Oliverio mi è, infatti, pervenuta una risposta che fa rimbalzare le responsabilità della situazione tra l’Azienda sanitaria provinciale, il Dipartimento regionale ‘Tutela della Salute’ e l’Ufficio del Commissario ‘ad Acta’, senza lasciar intravedere uno spiraglio di soluzione concreta. Sono ormai decenni che a Reggio si protrae uno stato di incertezza sulle tante persone ricoverate nelle strutture alternative e sugli operatori del settore. Ricordo che si tratta di iniziative avviate da anni nel territorio reggino per dare risposte alle condizioni a volte anche disumane che si vivevano all’interno del vecchio ospedale psichiatrico”. “Ebbene – sostiene ancora il consigliere regionale – mi viene risposto che sarebbe in corso una riorganizzazione della rete territoriale assistenziale dell’Asp di Reggio, che si perverrà ad una definitiva regolarizzazione delle strutture residenziali psichiatriche e che saranno riconvertite in conformità del fabbisogno territoriale rivalutato&hellip. Intanto, ed è un dato incontrovertibile nessuna persona malata mentale viene più ricoverata in queste strutture, né tantomeno si sono create soluzioni per una adeguata assistenza domiciliare o territoriale. Tutto è bloccato, tutto è fermo, come ha denunciato la Fish-Calabria che è la federazione italiana per il superamento dell’handicap, e nessuno sembra preoccuparsi di intervenire per dare doverose risposte a questa situazione di degrado che ormai si protrae da tanto, troppo tempo”. “E’ allora più che mai urgente – conclude Nicolò – che si valutino esattamente i fabbisogni e le stesse strutture, per renderle eventualmente più conformi agli standard attuali delle funzioni riabilitative: rivedere, insomma, e se è il caso adeguare e riconvertire e potenziare gli interventi sanitari sul territorio e a domicilio”.

 

 

 

 

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