Sanità, Furgiuele (Lega): “Longo è inadeguato”
“Subito un tavolo al ministero della Salute per affrontare in maniera concreta la vicenda del Sant’Anna Hospital di Catanzaro. Il capoluogo di regione non può rimanere orfana di questa eccellenza. Il ministro Roberto Speranza, che forse non ne ha avuto ancora piena contezza, deve sapere che il commissario ad acta Longo e la triade commissariale che ‘governa’ l’Asp di Catanzaro non sono assolutamente all’altezza del compito richiesto loro per il bene di una eccellenza sanitaria indiscussa e dei suoi 300 lavoratori, che non meriterebbero l’ulteriore umiliazione di doversi confrontare con burocrati freddi e scollati dalla realtà”. Lo dichiara il deputato calabrese della Lega, Domenico Furgiuele. “E che siano tali – continua – lo dimostrano incontrovertibilmente le loro assenze, il loro palese atteggiamento ai limiti della insensibilità verso questo dramma, per non parlare della revoca insensata dell’accreditamento del Sant’Anna. Dispiace dirlo, ma al primo banco di prova il mega galattico commissario Longo ha già fallito riproponendo quella logica cotticelliana che il governo Conte aveva assicurato di voler superare, salvo seguitare a danneggiare i calabresi e il loro diritto alla salute, quanto mai ostaggio di un esercito di Prefetti che semplicemente non è in grado di apportare alcun risultato apprezzabile. Lo dico da sempre – conclude – perché da sempre lo dicono i fatti, anzi i misfatti”.
Sant’Anna Hospital, occupata l’Asp di Catanzaro
Un gruppo di dipendenti della clinica Sant’Anna Hospital di Catanzaro, a rischio chiusura per mancanza di liquidità e per il mancato rinnovo dell’accreditamento, ha occupato gli uffici della sede dell’Asp del capoluogo calabrese. Ad affiancare gli operatori del Sant’Anna il sindacato autonomo Usb, che da tre giorni ha attivato un presidio permanente davanti alla clinica, una struttura di eccellenza nella cura delle malattie cardiovascolari. Altri manifestanti stanno invece presidiando il piazzale esterno della sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.
“Rimarremo qui – spiegano i sindacalisti dell’Usb – fino a quando non arriveranno risposte e fatti concreti dalle istituzioni e dai commissari. Centinaia di operatori sanitari rischiano di rimare a casa e questo non possiamo permetterlo”. Nei giorni scorsi è stata chiesta la cassa integrazione per 240 dipendenti del Sant’Anna Hospital. Il management del Sant’Anna rivendica dall’Asp il pagamento di rimborsi per prestazioni erogate, pari a 20 milioni di euro, e il rinnovo dell’accreditamento, al momento non confermato – hanno spiegato i vertici della clinica in una conferenza stampa a fine 2020 – “per ritardi e disguidi addebitabili alle procedure burocratiche dell’Asp e del Dipartimento regionale Tutela della salute”.