Arturo Bova: “Potenziato il servizio sanitario nel versante ionico calabrese”
CATANZARO. “La riorganizzazione e l’ottimizzazione dei servizi sanitari nel versante ionico catanzarese si annunciano quale processo in grado di aumentare concretamente la risposta del servizio sanitario regionale nei confronti dei cittadini”. Lo afferma il consigliere regionale e presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta Arturo Bova. “Le fondate perplessità e gli accorati ed apprezzabili appelli degli Amministratori locali di questi giorni cederanno presto il passo ad una più funzionale distribuzione dei servizi sanitari: la Casa della Salute di Chiaravalle, il potenziamento (altro che chiusura) a Squillace dell’ambulatorio di chirurgia con contestuale potenziamento dell’ambulatorio di cardiologia, ed ancora, il Polo Sanitario territoriale e la REMS (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) a Girifalco, saranno provvedimenti concreti che – sottolinea l’esponente politico – avranno un impatto positivo sulla prevenzione e cura delle malattie nonché sulla promozione della cultura della salute e del benessere sociale dei cittadini. Più nello specifico, con riferimento alla Casa della Salute di Chiaravalle, proprio ieri mattina – fa sapere Arturo Bova – è stato depositato lo studio di fattibilità. Nessun alibi dunque potrà più essere accampato per la redazione della nuova convenzione che prevederà la costruzione ex novo del presidio sanitario nell’area dell’ex Tribunale che l’Amministrazione Comunale ha già formalmente messo a disposizione. Approvata la nuova convenzione – prosegue il consigliere regionale – si potrà agevolmente redigere il progetto esecutivo ed appaltare i nuovi lavori. Siamo più che fiduciosi che entro la fine dell’anno si possa giungere all’appalto. Voglio ribadire pubblicamente – evidenzia Arturo Bova – che la Casa della Salute di Chiaravalle è uno degli obiettivi fondamentali dell’azione del Governo regionale e, l’interessamento diretto del Presidente Mario Oliverio – confermato e più volte ribadito dallo stesso Sindaco di Chiaravalle Centrale – ne è la migliore riprova”. “Per quanto riguarda Girifalco – di recente oggetto anche di interessamento da parte della stampa locale – oltre alla allocazione e implementazione del magazzino generale e dell’archivio generale della Azienda Sanitaria Provinciale, si potenzierà la struttura complessa di riabilitazione psichiatrica con passaggio dagli attuali 20 posti letto a 40 posti letto. Tutti i calabresi ricoverati in strutture fuori regione, potranno essere trasferiti a Girifalco, con conseguente abbattimento della cosiddetta migrazione sanitaria, dei relativi costi e, aspetto principale – sottolinea Bova – con la riduzione dei comprensibili disagi per i pazienti e per le rispettive famiglie. Di particolare rilievo sarà, altresì, l’intervento per la REMS (Residenza Esecuzione Misure di Sicurezza) su Girifalco. Anche in questo caso, saranno realizzati 40 posti letto. Si potenzierà il laboratorio di cardiologia e radiologia che sarà utilizzato non solo per i ricoverati psichiatrici ma, altresì, per tutti i cittadini del territorio. In tal modo – rilancia l’esponente politico – il servizio di cardiologia e radiologia risponderà a criteri di universalità e consentirà a tutti i cittadini dell’hinterland di usufruire in loco di servizi essenziali. In sintesi, a breve, Girifalco diventerà il polo sanitario psichiatrico di riferimento dell’intera regione Calabria ed uno dei poli psichiatrici più importanti d’Italia” – rileva ancora il consigliere regionale. “Con riferimento poi alle recenti vicende che hanno interessato l’ambulatorio di chirurgia di Squillace, non solo è stata scongiurata la chiusura paventata da provvedimenti amministrativi non condivisi – tant’è che è stato già rigenerato e reso operativo il servizio prenotazioni – ma si procederà ad un potenziamento del servizio non solo di chirurgia ma anche di cardiologia. Il polo di Squillace è oggi e lo sarà ancor di più nell’imminente futuro, un presidio sanitario determinante per il territorio nel sistema delle cure primarie e nell’integrazione con le strutture. Mi preme, infine, – conclude Arturo Bova – evidenziare ed esprimere tutto l’apprezzamento per il lavoro e la sensibilità dimostrata dal dott. Giuseppe Perri, direttore generale dell’ASP di Catanzaro che, quotidianamente si spende e dimostra di aver intenzione di passare ad un approccio innovativo nelle politiche di accesso ai servizi socio-sanitari”.