Sanità a Reggio, Nucera: “Nessun segnale di cambiamento concreto”

REGGIO CALABRIA. “La questione della sanità calabrese continua ad essere, nonostante i proclami del commissario ad acta, ancora drammatica. Pur apprezzando gli sforzi di Frank Benedetto, Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera ‘Bianchi Melacrino Morellì di Reggio, e le due visite del presidente, Mario Oliverio, non ravvisiamo segnali di cambiamento concreti e sostanziali per i nostri concittadini ammalati, che sono costretti ancora a vivere profondi disagi”. Lo sostiene, in una nota, il presidente del gruppo consiliare regionale “La Sinistra”, Giovanni Nucera. “Rivendichiamo con forza – aggiunge – il diritto dei cittadini di Reggio Calabria di avere tutte le cure necessarie per salvaguardare la loro salute, su cui non possono gravare localismi ed inadeguatezze. Innanzitutto sulla Cardiochirurgia, polo d’eccellenza mai entrato in funzione e per il quale si stanno ancora pagando le rate di leasing. Chiediamo tempi certi, documenti dettagliati e una programmazione precisa che non lasci nulla al caso affinché anche Reggio Calabria, che è certamente all’altezza dell’investimento fatto, possa avere la sua cardiochirurgia pubblica”. “Altro punto essenziale, su cui ancora non si è registrato un cambiamento di rotta – dice ancora Nucera – è il Pronto soccorso, che continua a versare in condizioni drammatiche. Già diversi mesi fa avevamo lanciato una proposta per la creazione di un reparto di primo intervento presso le strutture del Morelli al fine di sopperire al sovraccarico del vecchio presidio, consentendo così di rispondere tempestivamente alle necessità di chi ne avesse bisogno e aprendo la strada a nuove assunzioni. Anche su questa questione non possiamo accontentarci di risposte approssimative e non ben circostanziate in termini temporali. Ancora oggi, nonostante gli sforzi profusi, sono troppo lunghi i tempi per poter fare una semplice Tac. Per non parlare poi dell’impossibilità di poter fare una Pet a Reggio Calabria, benché a giugno scorso si fosse annunciata l’imminente entrata in funzione di tali procedure diagnostiche. Dov’è il diritto alla salute per i nostri cittadini, costretti a raggiungere i più vicini centri diagnostici in Sicilia? E quando si deciderà di mettere mano all’apparato acquisti dei dispositivi medici?”. Secondo Nucera, “l’assenza del Commissario ad acta Massimo Scura, che ha disertato all’ultimo momento e per l’ennesima volta la seduta del Consiglio comunale, è un altro segnale di scarsa attenzione verso la sanità calabrese e che differisce ancora una volta i tempi di una rivoluzione copernicana annunciata anche a livello nazionale ma che stenta a dare risultati. Un confronto ufficiale è necessario soprattutto in vista del nuovo assetto che acquisirà la Città Metropolitana”. “Chiediamo quindi – conclude il capogruppo regionale de ‘La Sinistrà – che vengano rimossi nel più breve tempo possibile i fattori ostativi che impediscono ai nostri cittadini di poter godere di quello che è un diritto e non una concessione. A norma di Statuto e regolamento chiediamo inoltre che venga istituita una commissione ispettiva che porti alla luce e rimuova le cause di questi ritardi e valuti in maniera razionale la gestione dell’apparato acquisti”.