San Giovanni in Fiore, nasce un centro antiviolenza

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di “Donne e diritti” San Giovanni in Fiore:
E’ “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà.” Così recita l’art 1 della dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne che, purtroppo, è sempre più diffusa. Ci sono numeri impressinanti statisticati in tutto il mondo, ma non bisogna dimenticare che dietro a quei numeri ci sono storie vere, ci sono donne che ogni giorno, in tutto il mondo, subiscono violenza, muoiono di violenza. Donne che si coprono i lividi del corpo e del cuore con molto fondotinta, donne che piangono in silenzio, che hanno paura e vergogna perché hanno come colpa l’essere donna. Non conta la regione, lo stato, il paese, il continente; non conta la condizione sociale, l’appartenenza di classe, la ricchezza o la povertà: la violenza degli uomini, colpisce ovunque, perché appartiene alla brutalità dell’essere umano, alla sua mancanza di civiltà, alla sua voglia di dominio e di (pre)potenza. La nostra comunità non è immune da questa piaga ed è per questo che l’Associazione Donne e diritti di San Giovanni in Fiore, dopo un’intensa discussione tra le sue associate ed una prima indagine empirica, ha deciso di avviare le procedure per l’apertura di un Centro antiviolenza, avvalendoci della consulenza e il sostegno della rete antiviolenza nazionale, perché la solidarietà femminile può essere un antidoto contro la violenza di genere. In attesa della formazione specifica che alcune delle nostre associate seguiranno presso i centri accreditati, apriremo un punto di Ascolto per le Donne che subiscono violenza fuori e dentro le mura domestiche. Dobbiamo affrontare con delicatezza ma anche con tenacia questo problema che spesso distrugge intere famiglie, non bisogna aver paura di ascoltare e parlare, perché il silenzio aumenta e giustifica la violenza”.
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