Salvini: “La sanità torni nelle mani dei calabresi”

“Non si può parlare di sondaggi, ma in Calabria glielo metto oggi per iscritto: Occhiuto darà almeno 25 punti di distacco dal secondo arrivato, quindi non so come altri possano dire che vedono le coalizioni appianate”. E’ quanto dichiarato a Mileto dal leader della Lega Matteo Salvini, commentando i dati di un sondaggio sulle elezioni regionali in Calabria, secondo cui centrodestra e centrosinistra sarebbero in parità. “La Lega sarà il primo partito in Calabria della colazione di centrodestra”. “Io vengo spesso in Calabria, ha poi detto, perché è una terra che ha una disoccupazione giovanile che sfiora il 50% e merita più attenzione rispetto alla mia Milano o a Torino che hanno fortunatamente altri problemi, ma non problemi di queste dimensioni. Successivamente, parlando delle polemiche su un candidato del suo partito al Consiglio regionale della Calabria risultato parente di un esponente della ‘ndrangheta di Rosarno ha affermato come “nel codice penale non c’è l’essere nipote di e consuocero di. Se uno ha lo zio sbagliato ma si ribella, alza la testa e ci mette la faccia, io ne sono orgoglioso”. “Basta con i commissari che arrivano da Roma a gestire la sanità calabrese, ha quindi affermato Salvini, La sanità in Calabria deve essere gestita dai calabresi, non da qualche scienziato venuto da fuori regione”. Infine il leader del Carroccio è tornato all’attacco del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sul tema dell’immigrazione. “Porte aperte a donne, uomini e bambini che scappano dai talebani e dai tagliatori di gola islamici e sono alcune migliaia. Il problema – ha spiegato parlando a Mileto, nel Vibonese – è che in Calabria e Sicilia, nelle ultime ore, stanno sbarcando migliaia di clandestini che arrivano da Paesi africani e asiatici dove non c’è nessun tipo di guerra e soprattutto dove non c’è nessun tipo di vaccino. Chiediamo il green pass per andare in piscina o pizzeria e stanno sbarcando in Calabria ed in Sicilia in questi minuti 1.500 persone in poche ore e ciò non è sostenibile. Quindi – ha detto il leader della Lega – se il ministro dell’Interno non ha voglia o non ha tempo per fare il ministro dell’Interno lo lasci fare a qualcun altro perché non puoi chiedere sacrifici ed imporre divieti agli italiani e intanto nell’arco di 24 ore vedere 1.500 clandestini che sbarcano impunemente”.