Salari: Calabria tra regioni con retribuzione oraria più bassa

Un manager guadagna tre volte e mezzo in più rispetto ad un impiegato d’ufficio. E’ quanto risulta da un rapporto Istat sui differenziali retributivi nel settore privato. Dall’indagine emergono alcuni spunti interessanti: ad esempio, chi ha la retribuzione oraria più bassa sono i collaboratori domestici, i portantini, i bidelli e gli addetti alla polizia. Quelli che guadagnano di più sono gli imprenditori, i direttori di grandi aziende e i responsabili di quelle piccole. Non solo, ma guadagnano notevolmente di più gli over 50: la loro retribuzione oraria è addirittura del 51,4% più alta rispetto a quella dei giovani fino ai 29 anni. E anche i laureati, il cui salario è un terzo di più dei diplomati (soprattutto nel campo dell’industria rispetto ai servizi). A livello territoriale, con 15,7 euro la Lombardia ha la retribuzione oraria più elevata e anche la variabilità interna più ampia (16 euro di differenza tra nono e primo decile). Le regioni con le retribuzioni orarie più basse sono Basilicata, Puglia e Calabria. Le mensilità aggiuntive incidono per il 9,6% sulla retribuzione annua, i premi e altre componenti non erogabili in ogni periodo di paga per il 4,0% mentre la retribuzione per straordinario e le componenti in natura hanno un peso rispettivamente del 2,3 % e dell’ 1,1%. Infine, anche il paese di nascita determina un divario nelle retribuzioni orarie pari a -18,6% a svantaggio delle posizioni lavorative occupate dai dipendenti nati all’estero.