S. Anna Hospital, la Siapav conferma l’eccellenza dell’ambulatorio di angiologia

CATANZARO. L’ambulatorio di Angiologia del Sant’Anna Hospital conferma per un altro triennio l’accreditamento di eccellenza. Lo ha sancito, dopo l’istruttoria e la ricognizione sui requisiti, il team di verificatori formato da Elsa Marchitelli, responsabile dell’ufficio Accreditamento della Siapav (Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare) e da Rosaria Greco, in qualità di co-teamer. Quello del Sant’Anna – spiega una nota – è uno dei due soli ambulatori accreditati nel sud Italia, su otto accreditati complessivamente in tutto il territorio nazionale. “Da qualche anno – commenta Elia Diaco, responsabile dell’ambulatorio – lavoriamo costantemente sul miglioramento della qualità; siamo quindi soddisfatti del risultato di oggi ma non sorpresi. Quello che invece vorrei sottolineare è la scelta del S.Anna di sottoporsi volontariamente alla valutazione rigorosa da parte di verificatori esterni, in questo caso la Siapav, anche diversi da quelli che abitualmente eseguono le verifiche imposte dalla legge. Nello stesso anno, quindi e dopo avere già superato i test per la certificazione di qualità Iso, il S.Anna si è sottoposto a un ulteriore audit ispettivo al fine di dimostrare il miglioramento della propria organizzazione, in un ambito specialistico come la diagnostica angiologica. E’una buona pratica perchè sostanzialmente l’ospedale fa una scelta di trasparenza ma soprattutto di incremento della qualità verso i pazienti. Penso – conclude Diaco – che sia un ulteriore segnale della credibilità che contraddistingue da sempre il S.Anna Hospital” “Per molti versi ci aspettavamo che gli indicatori migliorassero rispetto alla verifica di tre anni fa – commenta da parte sua Marchitelli – ma i risultati sono andati oltre ogni nostra aspettativa. Il miglioramento complessivo sui punti che nel 2012 erano già risultati sufficienti è stato quasi dell’80%: un fatto piuttosto inusuale. Che le strutture migliorino, infatti, è abbastanza frequente ma in tre anni questo ambulatorio in particolare ha fatto passi da gigante. Siamo soddisfatti soprattutto per gli indicatori relativi all’organizzazione interna, l’elemento più difficile e complesso da modificare. L’ambulatorio ha raggiunto il 90% degli obiettivi e questo è piuttosto raro che accada. Organizzazione interna significa infatti non soltanto badare alle modalità di accesso al servizio, ai tempi necessari per effettuare un esame e poi ottenere i risultati”.