Romeo (Pd) presenta una proposta di legge per far emergere il lavoro nero
REGGIO CALABRIA. “La finalità di questa proposta di legge è creare i presupposti affinché imprese, dipendenti e parti sociali possano trovare un intento comune per far emergere il lavoro nero e lo sfruttamento”. È quanto ha, tra l’altro, affermato il presidente del gruppo consiliare del Pd alla Regione, Seby Romeo nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Campanella, coordinata dal capo ufficio stampa del Consiglio regionale, Romano Pitaro, per illustrare i contenuti della proposta di legge ‘Disciplina in materia di contrasto al lavoro non regolare”. “La Regione ha il dovere di intervenire – ha sottolineato Romeo – stimolando controlli efficaci e attività ispettive e non lasciando soltanto l’iniziativa sanzionatoria, pur meritevole, alla magistratura. Sia chiaro, e su questo c’è la piena condivisione politica del presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, che non lasceremo soli nelle mani dei caporali, mafiosi e non, le centinaia di migranti che stagionalmente sono posti in condizione di schiavitù da persone senza scrupoli per pochissimi euro al giorno. E non faremo un passo indietro, anzi – ha specificato Seby Romeo – apriremo uno scontro frontale con Maroni e con chi la pensa come lui sulla gestione dei migranti. La Piana di Gioia Tauro offre un quadro allarmante sul lavoro nero, soprattutto nel comparto agricolo e nell’edilizia, una partita che non può rimanere con due attori in campo – forze dello Stato e caporalato – ma che impone alla massima istituzione regionale di adottare tutte le misure necessarie per risanare quella che è un’autentica piaga sociale ed uno sfregio al valore del lavoro e della democrazia”. La proposta di legge di Seby Romeno, inoltre, sopprime la Commissione regionale per l’emersione del lavoro nero del 1998, ed istituisce un Osservatorio sul fenomeno, a titolo gratuito, di cui faranno parte anche gli attori sociali, “uno strumento per indicare efficacemente – ha affermato Romeo – risposte e soluzioni per riportare nelle condizioni di civiltà e di legittimità migliaia di esseri umani, bianchi o neri che siano”.