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Rizzo: “L’Autorità di bacino ha aperto una fase nuova” 

CATANZARO. L’Assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo, il coordinatore per la gestione delle acque calabresi, Luigi Incarnato, ed il segretario generale dell’Autorità di Bacino della Regione, Salvatore Siviglia, hanno partecipato, a Roma, alla riunione del comitato istituzionale dell’autorità di bacino nazionale del distretto dell’Appennino meridionale composto dagli Assessori all’Ambiente e presieduto dal Ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti. “Il distretto dell’Appennino Meridionale – spiega una nota – copre una superficie di circa 68.200 kmq ed interessa le regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e parte del Lazio e dell’Abruzzo. Il piano ha l’obiettivo di ridurre le potenziali conseguenze negative delle alluvioni sulla salute umana, sul territorio, sui beni, sull’ambiente, sul patrimonio culturale e sulle attività economiche e sociali. Nel corso della seduta è stato valutato ed espresso, da parte dei membri del Comitato Istituzionale, il parere sul primo ciclo del “Piano di Gestione del rischio di alluvioni” del Distretto idrogeologico dell’Appennino Meridionale. La Commissione – si legge ancora – ha, inoltre, valutato e dichiarato il proprio parere circa l’aggiornamento del secondo ciclo del Piano di Gestione delle acque del distretto idrogeologico dell’Appennino Meridionale. Per Siviglia, con l’adozione del “Piano di tutela delle acque” e il “Piano di gestione del rischio alluvione” si aprono scenari importanti in direzione di una programmazione efficace di tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza e riqualificazione ambientale del territorio regionale”. “Grazie a questa attività – ha detto l’Assessore – si è aperta una fase nuova. La programmazione degli interventi dovrà essere correttamente calibrata, a livello di Sub-Bacino Idrografico, evitando le emergenze che, nel corso degli anni hanno interessato frequentemente il nostro territorio. Soltanto così le risorse finanziarie, ormai sempre più esigue, utilizzate in un contesto d’insieme, potranno avere ricadute significative sulle aree d’intervento”.

 

 

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