Rimborsi fasulli/ L’ex assessore De Gaetano decide di non rispondere al gip

Rimborsi fasulli/ L’ex assessore De Gaetano decide di non rispondere al gip

REGGIO CALABRIA. Si è svolto l’interrogatorio di garanzia dell’assessore regionale Nino De Gaetano, finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza e denominata Erga Omnes, sulla cosiddetta “rimborsopoli” dei gruppi consiliari del Consiglio regionale della Calabria e che vede indagati 26 ex consiglieri regionali. De Gaetano, accompagnato dai legali di fiducia, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. L’assessore proprio in seguito a questa vicenda giudiziaria si è dimesso dalla Giunta del presidente Mario Oliverio. Si è tenuto inoltre l’interrogatorio di garanzia dell’ex consigliere regionale Giovanni Nucera, difeso dagli avvocati Natale Polimeni e Antonino Priolo. Nucera durante le tre ore di interrogatorio ha contestato in maniera ferma e vigorosa le accuse, sostenendo l’inesistenza alcuna di qualunque doppio rimborso. Si sarebbe trattato di un errore materiale nell’invio della documentazione, cui non sarebbe seguito alcun atto di liquidazione delle somme. L’ex consigliere inoltre ha giustificato le spese contestate, una per una, sostenendo che erano tutte spese di natura politica, o nell’interesse del gruppo o del Consiglio regionale. Nucera, che dello scorso consiglio regionale è stato segretario questore, ha risposto anche a contestazioni specifiche del gup su singole spese, allegando documentazione relativa. “Per la prima volta – ha detto ai cronisti al termine dell’interrogatorio – ho potuto chiarire e spiegare tutte le situazioni fra virgolette anomale che mi sono state contestate e credo di avere dato spiegazioni sufficienti per aiutare i giudici a capire quale sia la mia reale posizione”. Sulla misura cautelare cui è stato sottoposto, il divieto di dimora in Calabria, ha commentato: “Quale migliore occasione per una vacanza con mia moglie?”. Interrogato anche Carmelo Trapani, difeso dall’avv. Luigi Tuccio, per l’occasione sostituito dall’avv. Giampiera Nocera. Trapani è indagato per peculato, nella qualità di collaboratore dell’ex consigliere regionale Giovanni Bilardi, oggi senatore Ncd, nell’ambito dell’operazione denominata “Erga Omnes”. Trapani, raggiunto dalla misura cautelare del divieto di dimora in Calabria, ha risposto a tutte le domande dell’interrogatorio, durato 3 ore, durante il quale ha chiarito la propria posizione e il proprio ruolo di collaboratore dell’ex consigliere regionale Bilardi, ex capogruppo di “Scopelliti Presidente”, sostenendo di non avere avuto alcun ruolo determinativo nè essendo ad alcun titolo legittimato per chiedere autonomamente rimborsi dal gruppo consiliare. Il Gip si dovrà ora esprimere sulla richiesta, avanzata dalla difesa, di revoca della misura cautelare. L’avvocato Tuccio a tale proposito ha già annunciato che presenterà ricorso al Tribunale della libertà. Al termine dell’interrogatorio Trapani non ha voluto rilasciare alcun commento ai cronisti.

 

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