Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Riforme, Forciniti (M5s): “Su Giorgetti-Renzi drizzare le antenne”

Riforme, Forciniti (M5s): “Su Giorgetti-Renzi drizzare le antenne”

“Se Giorgetti e Renzi si svegliano all’unisono e dicono di voler ‘cambiare insieme il gioco per dare un governo decente al Paese’, se provano a lanciare l’ennesima stagione di riforme costituzionali, se parlano di legge elettorale e meccanismi democratici, c’è sicuramente da drizzare le antenne, perché l’ennesimo tentativo di fregatura per i cittadini è dietro l’angolo”. Lo sostiene, in una nota, il deputato del Movimento 5 stelle Francesco Forciniti. “Si tratta – aggiunge – di due ‘recidivi’: a riformare le istituzioni Giorgetti ci provò nel 2006, Renzi nel 2016. In entrambi i casi i loro tentativi furono sonoramente bocciati dal popolo sovrano con due partecipatissimi referendum, che videro trionfare i sostenitori del no. L’obiettivo neanche troppo celato di quelle riforme era di spostare sempre più la centralità delle istituzioni verso il Governo, indebolendo il Parlamento per spogliarlo progressivamente della sua funzione rappresentativa dei cittadini e permettere così ad una ristretta élite di prendere le decisioni al chiuso, nelle segrete stanze, senza quel fastidioso e per loro ormai anacronistico impedimento chiamato democrazia parlamentare. Sono vent’anni che provano a farci credere che la colpa degli italici mali non risieda nell’inadeguatezza di una classe politica corrotta e priva di visione, ma piuttosto nella Costituzione repubblicana e nella Legge elettorale. Vogliono premi di maggioranza spropositati per poter decidere ‘tutto e subito’, sopperendo alla loro incapacità di confrontarsi nel merito, discutere e fare sintesi. Sognano un Parlamento debole e delegittimato che sia al servizio di governi autoritari e decisionisti. Cercano surrettiziamente di virare verso il presidenzialismo senza però le garanzie e i contrappesi tipici dei sistemi presidenziali. Vogliono che i cittadini contino sempre meno, insomma. Al contrario, la vera sfida da raccogliere è quella di lavorare per ridare centralità al Parlamento, che deve tornare a essere il luogo in cui il confronto democratico, il pluralismo e il dialogo fra le varie anime della società trovano la loro casa. E solo una legge elettorale con impianto proporzionale può garantire ciò”. “Basta deliri di onnipotenza – dice ancora Forciniti – di aspiranti uomini soli al comando, basta derive verticistiche che abbiamo già vissuto e che ci hanno condotti ad un passo dal baratro, basta capetti smaniosi di prendere i ‘pieni poteri’. La complessità delle sfide che abbiamo davanti può essere degnamente affrontata solo con il contributo di tutti, se abbiamo la lucidità e la maturità di ripartire da ciò che di più caro abbiamo: la democrazia parlamentare”.

redazione@giornaledicalabria.it

 

 

 

 

 

 

desk desk