Riflessione sul turismo a Catanzaro: “La città piace ai visitatori e si avverte tanto fermento. Ma le istituzioni dovrebbero supportarlo e incentivarlo”

Riflessione sul turismo a Catanzaro: “La città piace ai visitatori e si avverte tanto fermento. Ma le istituzioni dovrebbero supportarlo e incentivarlo”

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa inviata alle redazioni di RTC e del Giornale di Calabria da Angela Rubino, guida turistica e presidente dell’associazione CulturAttiva, sulle problematiche del turismo a Catanzaro:

“Ora che l’autunno si fa strada lentamente e i visitatori diminuiscono gradualmente, è tempo di bilanci in ambito turistico. Io, in qualità di guida turistica, non ho i mezzi per stilare statistiche dettagliate sui flussi turistici in Calabria, ma voglio lo stesso lasciare un messaggio legato alla mia esperienza personale vissuta in qualità di guida e di cittadina catanzarese innamorata della propria città e della propria regione. Ho passato la stagione appena trascorsa a raccontare, insieme a colleghi ed operatori del settore, la Calabria, il suo patrimonio naturalistico, storico, archeologico, a visitatori provenienti dall’Italia, dall’Europa e dal resto del mondo (Taiwan, Australia, Stati Uniti). La Calabria è amata e apprezzata.
Tuttavia la mia città, Catanzaro, purtroppo non è molto richiesta dalle agenzie. Mi è capitato poche volte di ricevere la richiesta di tour da svolgere nel centro storico o in altre location del perimetro cittadino. Ovviamente questo non significa che la città non abbia avuto il suo numero di visitatori, ma a mio avviso non tanti quanti ne meriterebbe e lo affermo non da catanzarese, ma da guida che raccoglie i feedback dei partecipanti ai propri tour e conosce il grande valore del nostro patrimonio artistico, storico ed antropologico.

Se è vero che i visitatori sono pochi rispetto a quelli che la città meriterebbe, è anche vero che qualcosa si muove dietro l’apparente immobilismo che sembra avvolgerla. Nel giro di pochi giorni, in questo mese di ottobre, mi è capitato di accompagnare nel centro storico di Catanzaro un gruppo di visitatori australiani e una professoressa finlandese, giunta in città per svolgere il progetto Erasmus.
Nel primo caso, il tour è stato fortemente voluto dal capogruppo, un signore romano che ha visitato Catanzaro ed è rimasto molto colpito dalla sua unicità, dal suo territorio collinare e gli agglomerati urbani dislocati sulle vette dei suoi colli e collegati da una fitta rete di ponti. In altre parole, ciò che noi consideriamo un difetto, per lui è motivo di fascino, al punto che ha voluto proporre il tour che mi ha vista coinvolta come guida e che è stato molto apprezzato da lui e dal gruppo. Tra i luoghi proposti: gli antichi quartieri collegati all’arte della seta, che è stata la protagonista del tour per il forte legame identitario con la città di Catanzaro; alcune chiese (San Giovanni, Sant’Omobono, La chiesa del Monte); il Complesso Monumentale di San Giovanni e la sua terrazza panoramica. Il gruppo aveva pranzato in un ristorante del centro storico ed il tour si è concluso con un bel momento di convivialità in uno degli accoglienti bar di Corso Mazzini.
A distanza di qualche giorno, mi è stato chiesto di accompagnare nel centro storico di Catanzaro un’altra visitatrice straniera: una professoressa finlandese giunta nella nostra città per svolgere il progetto Erasmus. Anche questa volta, la città, la sua storia, i suoi antichi quartieri e alcune delle opere custodite nelle sue chiese sono stati molto apprezzati. Il tour è stato organizzato dalla professoressa Elena Maida, del liceo artistico di Catanzaro. Oltre che dalla professoressa straniera in visita, il gruppo era composto dal professore Felice Izzi e da alcuni allievi sempre della medesima scuola.
In entrambi i casi, la città ha saputo affascinare grazie alle sue atmosfere; ai suoi vicoletti caratteristici (che in molti casi sono abbelliti da fiori e statue decorative come nel quartiere Grecìa, in altri casi invece, necessiterebbero di cure maggiori ed andrebbero ripuliti dai rifiuti che li deturpano); ai suoi panorami e allo spirito di accoglienza dei suoi abitanti. Catanzaro è una città in grado di esprimere calore e bellezza da molti punti di vista, ma ancora non è sufficiente perché occorre, tra l’altro, un’adeguata promozione per attrarre un numero significativo di visitatori, tanti quanti le sue bellezze meritano e un’adeguata rete di accoglienza composta dalle istituzioni e dagli operatori del settore. Le basi da cui partire ci sono, sta alle istituzioni preposte occuparsene e non è affatto impossibile. In fondo, se solo pochi giorni fa una troupe della RAI si trovava in città per raccontarne la storia e il territorio, significa che le attrattive non mancano”.

 

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