Rende: chieste dall’opposizione le dimissioni di Manna e Munno
RENDE(CS)/ “Non possiamo rimanere in silenzio dopo lo tsunami giudiziario che ha investito la nostra città: il sindaco agli arresti domiciliari insieme ad un assessore. In una inchiesta portata avanti dalla DDA di Catanzaro che coinvolge anche il fratello di un assessore con delega alle politiche sociali, nonché segretaria del circolo cittadino del Pd e da stamane vice sindaca del Comune di Rende: Annamaria Artese. Non possiamo stare in silenzio e anzi chiediamo a tutti oggi di far sentire la propria voce, soprattutto alla minoranza in Consiglio ma anche all’esecutivo, per una discussione seria che possa coinvolgere la parte sana della nostra comunità, che immaginiamo essere la stragrande maggioranza”. Lo scrivono in una nota #liberiamorende e Attivisti M5S Rende.
“Al netto – si legge – delle responsabilità e della colpevolezza, aspetti che saranno stabiliti da un tribunale e non da noi, è importante focalizzare l’attenzione sulle questioni etiche che incidono anche nella buona amministrazione. Quello che questa inchiesta ci sta raccontando, attraverso la cronaca giornalistica, è una città nelle mani delle ‘ndrine con la compiacenza e connivenza di una parte della politica. Noi – continua il comunicato – tutto questo non lo possiamo accettare e vogliamo un cambio di passo immediato, al fine di salvaguardare il buon nome della città e dei suoi abitanti. Chiediamo le dimissioni immediate del sindaco Marcello Manna e dell’assessore Pino Munno per consentire nuove elezioni e una prosecuzione normale dell’attività amministrativa”.