Regione/ Rischi naturali e non, al via seminari web per i Comuni

Regione/ Rischi naturali e non, al via seminari web per i Comuni

 

“Jole aveva una visione concreta del futuro della Calabria e per questo adesso che non c’è più, anche se ne voglio parlare al presente, sono onorato di far parte di una Giunta in cui ogni assessore sta dando il meglio di sé, esattamente come era nelle aspettative del nostro presidente Santelli”. Lo ha detto Nino Spirlì, presidente facente funzioni della Regione introducendo alla Cittadella i lavori di presentazione del ciclo di weebinar, incontri formativi e informativi via Internet sui rischi naturali e antropici rivolti agli amministratori locali calabresi, attuati in collaborazione con Anci Calabria e svolti con l’Università della Calabria. Assieme al presidente Spirlì hanno partecipato l’assessore regionale all’Università Sandra Savaglio e gli assessori all’Ambiente Sergio De Caprio e ai lavori pubblici Domenica Catalfamo. Presenti anche il presidente di Anci Calabria, Francesco Candia, la responsabile dell’infrastruttura “Sila”, Vincenza Calabrò, e, in collegamento a distanza, il docente Unical e coordinatore dei seminari, Pasquale Versace. “Ringrazio Savaglio, che come Jole ha un amore materno per la Calabria – ha aggiunto Spirlì – perché sta portando in maniera fiera, forte e possente l’incarico che la stessa Jole ci ha dato. Lei aveva una visione concreta del futuro. Jole tiene ancora a questa terra. La collaborazione tra Regione e Università è importantissima. Così si crea formazione attorno ai problemi che assillano il territorio da decenni e da secoli. Il territorio è stato violentato dalla maleducazione umana. Tutte quelle azioni che l’uomo compie maldestramente, o malavitosamente, creano non solo danni, ma anche morti”. “L’assessore De Caprio, in queste ore – ha detto ancora Spirlì – è tornato ‘capitano Ultimo’ nel territorio di Crotone, dove a causa dell’erosione costiera, è in gioco anche la colonna di Hera Lacinia”. “La Calabria ha due emergenze fortissime – ha sostenuto l’assessore Savaglio – che sono sanità e ambiente. Per quest’ultima, grazie ai seminari, i professori universitari trasferiscono ai sindaci i mezzi per risolvere le questioni. Si tratta di un cerchio che si chiude. La prima serie di sei seminari è con l’Università della Calabria e, speriamo, a breve se ne possano avere altri anche con l’Università Mediterranea di Reggio”. “Si tratta – ha sottolineato l’assessore De Caprio – di un percorso che abbiamo costruito insieme per riportare il talento a disposizione degli amministratori e della società civile per il futuro della Calabria, che deve tornare a essere il centro del Mediterraneo”. Per il presidente di Anci Calabria Candia “i sindaci e i Comuni hanno la necessità e la voglia di avvalersi di questa occasione. Salutiamo con favore questa novità. Sicuramente sarà un valore poter disporre di un supporto scientifico per dimostrare che c’è una macrovisione, tecnica e istituzionale insieme”. A spiegare il Sistema integrato di laboratori per l’ambiente in Calabria (Sila) è stata Vincenza Calabrò, docente Unical, che ha parlato di un sistema integrato di laboratori e infrastrutture per l’erogazione sia di servizi di ricerca e sviluppo industriale, sia di servizi scientifici e tecnologici, dedicati al monitoraggio, al controllo e alla tutela dell’ambiente. È finanziato con fondi della Regione Calabria Por 2014-2020, a valere sull’Asse I. La responsabilità scientifica è del professor Pasquale Versace. Calabrò è anche l’organizzatrice dei seminari, uno ogni tre settimane secondo le previsioni, che hanno l’obiettivo di creare un link tra le pubbliche amministrazioni e l’infrastruttura “Sila” per offrire informazioni su servizi e strumenti utili a sindaci e tecnici per la prevenzione dei rischi naturali e la salvaguardia ambientale.

 

 

 

 

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