Aree del demanio marittimo: modifiche alla legge regionale
REGGIO CALABRIA. “Una proposta normativa tesa alla modifica della legge regionale che regola l’esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo e che si pone anche a sostegno del sistema turistico, snodo fondamentale per lo sviluppo di una regione che vanta un inestimabile patrimonio naturalistico e giacimenti culturali che meritano di essere meglio conosciuti e valorizzati”. Lo ha detto, in merito all’approvazione unanime nel corso dei lavori della quarta commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, della proposta di legge n. 190/10^, il consigliere regionale e capogruppo di Fi Alessandro Nicolò, autore del provvedimento. “Muove da questo fondamento – spiega Nicolò – la proposta di legge che nel rispetto delle prescrizioni vigenti garantirà la continuità dell’offerta e dei servizi. L’intervento normativo che ha ottenuto – sottolinea – condivisione unanime in seno alla quarta Commissione regionale consentirà agli stabilimenti balneari di rimanere aperti tutto l’anno, in linea con il processo di destagionalizzazione del turismo già avviato con successo nel resto d’Italia e in Europa. Innovare i servizi e garantire la certezza del diritto: sono queste le direttrici lungo le quali si muove il provvedimento. Da un lato, infatti, si pone un dettaglio a tutela del paesaggio: solo le strutture che riceveranno un’asseverazione in materia di compatibilità ambientale, potranno beneficiare di tale deroga. Dall’altro, – dice – s’incentiva la libera iniziativa economica, poichè gli operatori di un comparto nevralgico per la Calabria potranno esercitare la propria attività senza incorrere in limitazioni temporali legate in modo automatico alla stagionalità, o peggio, al ritardo o all’inerzia di alcuni Comuni rispetto all’espletamento di funzioni amministrative in materia di pianificazione del territorio e ai cosiddetti Piani Comunali di Spiaggia”. Per Nicolò, “grazie a questa novità legislativa, le strutture balneari amovibili già esistenti potranno essere operative tutto l’anno e non solo per un periodo limitato, anche in assenza di Piano comunale di spiaggia, purchè nel rispetto di determinati parametri. In particolare – spiega – tali fattispecie si configureranno se la condizione e lo stato dei luoghi lo consentano; il concessionario si impegni a svolgere l’attività economica; sia in regola con il pagamento del canone e dell’addizionale regionale; non permangano occupazioni abusive sul demanio marittimo; infine, vengano acquisiti i residuali pareri e/o autorizzazioni (soprattutto quella paesaggistica) sul mantenimento annuale delle strutture degli stabilimenti balneari”. Nicolò sottolinea inoltre che il provvedimento approvato “discende da una valutazione imperniata su studi e statistiche che individuano nel turismo costiero la voce più significativa sia in termini di flussi che di fonte produttiva di reddito. Un segmento, quello del turismo, che va sviluppato senza trascurare le pur rilevanti articolazioni della ricettività, della ristorazione, nonchè delle attività dedicate alla cultura, alla salute e al benessere nel quadro di un’offerta complessiva”.