Regione, Miletta (Sel): “Ruberto si dimetta da Calabria etica”
CATANZARO. “Salutiamo positivamente la decisione del presidente Oliverio che vuole passare al vaglio tutte le attività delle società in house e partecipate della Regione e nelle quali sono emerse diverse “illegalità” in aggiunta a “spregiudicatezza e irresponsabilità diffuse””. Lo afferma, in una nota, Fernando Miletta, coordinatore provinciale di Catanzaro di Sel. “Ci auguriamo – prosegue – che il controllo e la verifica non sia solo di carattere formale ma auspichiamo sia davvero sostanziale in risposta alle tante critiche avanzate, da più parti, in questi anni proprio sulla correttezza della gestione delle varie società. Al centro della bufera, e non solo di carattere politico, per fare un solo esempio è la Fondazione Calabria Etica dove diverse centinaia di contratti sono stati stipulati in maniera molto discrezionale. Se la scelta della formazione di short list dalle quali attingere personale collaboratori è legittima, altrettanto non si può dire per la trasparenza delle selezioni che non hanno condotto ad una graduatoria pubblica e, quindi, non sono stati resi noti criteri e modalità di scelta. Non essendo stata compilata una graduatoria è impossibile per tutti i candidati, a partire dai tantissimi esclusi, comprendere perché loro sono stati scartati e altri invece no. Trattandosi di una società in house che opera, dunque, esclusivamente con soldi pubblici non è ammissibile selezionare personale ad intuito personam. Anche per queste ragioni si impongono le dimissioni dell’attuale presidente Ruberto che, nel momento in cui si è verificato un cambio di guida politica alla Regione, ha il dovere istituzionale di rimettere il suo mandato frutto della precedente giunta Scopelliti”. “Le dimissioni – conclude Miletta – sono un atto non solo di ‘fair play’ istituzionale ma appaiono doverose anche al fine di evitare che Ruberto continui ad utilizzare il suo ruolo istituzionale in “Calabria Etica” a fini elettorali come si è già verificato nelle recenti consultazioni elettorali”.