Oliverio al Pd: “Cambi rotta o faremo una lista autonoma”

Oliverio al Pd: “Cambi rotta o faremo una lista autonoma”

“E’ bene che si sappia sin da ora, se non ci sarà una correzione di rotta, ed io mi auguro e insisto che questa correzione di rotta ci sia, allora prepariamoci alla lotta perché per quanto mi riguarda metteremo in campo un movimento e si metterà in campo liste ed anche candidati. Candidati che saranno scelti insieme”. E’ il essaggio che l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, manda al PD. Da settimane l’ex governatore, non ricandidato alle ultime elezioni, è sul piede di guerra contro i vertici del suo partito, accusati di voler imporre ai calabresi scelte calate dall’alto. PD e M5S, ancora, non hanno espresso un candidato alla carica di governatore.
Per Oliverio, “accettare passivamente e supinamente questo ostracismo nei confronti della Regione, questo disprezzo nei confronti di un grande popolo che è quello della sinistra calabrese che ha una storia, con tutti i limiti, le difficoltà, gli errori ma ha una storia questa terra, non è possibile. Perché sarebbe colpevole da parte nostra e sicuramente mia assistere supinamente a questa deriva. Io – aggiunge – ripeto, rinnovo ancora una volta l’appello, insisto perché sono uno che ha una storia di partito a cui non voglio rinunciare sicuramente alla nostra storia a fronte di questa deriva si assistesse passivamente dicendo, “vabbè, siccome Roma ha deciso non c’è nulla da fare”. No, non è così. Io lo sento e lo percepisco sul territorio, sentendo la gente che c’è molta rabbia per quello che sta succedendo e tanta voglia di riscatto. Quindi – secondo Oliverio – si tratta di offrire a questi sentimenti un terreno positivo e la responsabilità di chi dirige un partito dovrebbe essere questa. Se questa responsabilità non si avverte – conclude – allora dobbiamo essere noi a riprendere in mano la situazione senza, sia chiaro, retropensieri, senza grilli di candidature ma per servire la Calabria e per evitare che un patrimonio vada disperso. È veramente, veramente delittuoso quello che sta avvenendo”.

 

 

 

desk desk