Regionali in Calabria, il blog di Grillo lancia Cantelmi

ROMA. “Per governare la Calabria ci vuole coraggio”. Dopo Giulia Gibertoni, candidata presidente per l’Emilia Romagna, il blog di Beppe Grillo promuove ora Cono Cantelmi, 41 anni, avvocato di Catanzaro, il candidato del Movimento 5 Stelle per la Regione Calabria per le elezioni regionali del 23 novembre. Redito di cittadinanza e bonifica del territorio i primi due punti del suo programma. Il primo, racconta il candidato al blog, “per aiutare chi non ce la fa, per tornare a dare speranza ai calabresi senza lavoro e alle calabresi che perdono il posto quando aspettano un figlio, per togliere i ragazzi dal giro della manovalanza malavitosa” ricercando le risorse attingendo “dal fondo di riserva per i debiti fuori bilancio, ma soprattutto faremo una guerra senza quartiere contro gli sprechi della casta in Regione: e lì i soldi ci sono eccome!” dice Cantelmi che ha anche una proposta per risolvere l’emergenza lavoro: “lo ripeto sempre: produciamo lavoro, non produciamo rifiuti. Che tradotto significa: facciamo la differenziata porta a porta, affidiamo il servizio in house ai Comuni e così creiamo nuovi posti di lavoro. E basta con la filosofia del “lasciar correre”: favoriamo i sindaci virtuosi e colpiamo le tasche di quelli che si rifiutano di fare la differenziata”. Il secondo punto del programma è invece “la bonifica del territorio, perchè oggi in Calabria abbiamo un territorio martoriato che è causa di morte e malattie. E più malattie significano più soldi alla sanità privata, che non aspetta altro per arricchirsi”. Il M5s punta invece sulla sanità pubblica: “Dicono che gli ospedali chiudono perché non ci sono soldi, e invece le risorse ci sono, peccato che vengano distribuite agli amici dei potenti. Noi puntiamo invece sulla sanità pubblica e guardiamo con attenzione alle Case della salute, sul modello emiliano”. Per combattere la criminalità organizzata, invece, occorre “un cambiamento culturale: cambiando i piccoli gesti di ognuno di noi si comincia a combattere il terreno fertile per la mafia. E poi faremo le pulci ai bandi pubblici perchè è lì che si annida il malaffare. In Calabria se non c’è l’interesse del potente, non si fanno bandi e chi ne ha veramente bisogno quei soldi non li vede mai”.