Regionali, i movimenti calabresi: “Irresponsabile votare a febbraio”
I movimenti DemA, Rinascita per Cinquefrondi, La Strada al lavoro insieme a Calabria Resistente e Solidale chiedono il rinvio delle elezioni regionali in Calabria, fissate per il 14 febbraio dal presidente facente funzione Nino Spirlì. “C’è una Calabria – si legge in un documento – che molti vogliono invisibile ma che è sveglia e lotta. Nello stesso momento, in luoghi diversi demA, Rinascita per Cinquefrondi, La Strada e Calabria Resistente e Solidale (con un appello sottoscritto da 200 attiviste/i) hanno espresso le stesse istanze di cambiamento. E hanno deciso di lottare insieme. Siamo uomini e donne calabresi che si uniscono per dire basta. Votare a San Valentino è una decisione irresponsabile, che mette a rischio la salute della cittadinanza e impedisce la partecipazione democratica. È il sistema che si arrocca: cambiano, a volte, le facce, ma difficilmente cambiano i burattinai ed il grumo di interessi tutelati. È – continuano i movimenti – il sistema che si arrocca a difesa di una fortezza in cui si aggirano delinquenti, ‘ndranghetisti e massoni, una fortezza già blindata dallo sbarramento all’8%. Un sistema che vuole una campagna elettorale monca, che avvantaggia i soliti potentati che hanno gestito in modo scellerato la sanità dirottando i fondi pubblici alla sanità privata mentre avrebbero dovuto rilanciare la sanità pubblica con assunzioni di personale e riapertura dei presidi. Una campagna elettorale che – sostengono – avvantaggia quei potentati che hanno gestito in modo inadeguato rifiuti e formazione favorendo ancora una volta i privati; che nulla hanno fatto per dare alla Calabria trasporti e viabilità degni di un paese civile; che hanno lasciato ingovernate le potenzialità del porto di Gioia Tauro; che hanno gestito in modo fallimentare l’acqua pubblica senza alcun controllo, tranne quello clientelare, sulla Sorical; che non hanno attuato alcuna politica per il lavoro, contro il precariato e lo sfruttamento, per la cultura e il turismo; che hanno permesso il saccheggio del territorio parlando all’infinito di dissesto idrogeologico senza realizzare alcun intervento concreto; che non hanno neanche pensato alla lotta contro le disuguaglianze e contro la violenza sulle donne; che hanno cancellato la capacità di questa terra di essere accogliente e solidale”.