Regionali/ E’ boom di Forza Italia, bene Coraggio Italia. Calano Lega e Fratelli d’Italia

Regionali/ E’ boom di Forza Italia, bene Coraggio Italia. Calano Lega e Fratelli d’Italia

Il boom di Forza Italia, che diventa il primo partito in Calabria; il calo di Fratelli d’Italia e Lega; il calo del Pd che perde due punti percentuali rispetto al precedente del 2020; il M5S che fa un piccolo passo avanti rispetto alle ultime regionali ed entra per la prima volta nell’assemblea calabrese. Sono questi principali dati che emergono dallo scrutinio delle elezioni regionali in Calabria.
Sul piano delle coalizioni, non c’è stata praticamente partita, con il centrodestra guidato da Roberto Occhiuto, sostenuto da sette liste, che ha raggiunto il 54,7% (oltre 431.000 voti), rispetto al 55,30% della tornata che incoronò governatrice Jole Santelli. Il centrodestra ha infranto il tabù calabrese dell’alternanza alla guida della Regione che è stata una costante dalle elezioni dal 2000 in poi, anche se il dato deve essere letto alla luce della breve durata della scorsa legislatura. Quanto al centrosinistra, la frammentazione dello schieramento, dovuta alla presenza di tre candidati presidente espressione di quest’area politica, non ha apparentemente inciso sull’esito del voto, considerato che il centrodestra ha riportato un consenso maggiore alla somma dei voti a sostegno di Amalia Bruni, Luigi de Magistris e Mario Oliverio.
Bruni, candidata presidente sostenuta da sette liste trainate essenzialmente dal Pd e dal M5S, ha ottenuto oltre 219.000 voti, raggiungendo il 27,68% (nel 2020 l’allora candidato Pippo Callipo toccò quota 30%), mentre il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, candidato presidente per un polo civico composto da sei liste, ha ottenuto oltre 128.000 voti, pari al 16,6%. Mario Oliverio, ex presidente di centrosinistra, questa volta candidato governatore da indipendente sostenuto da una sola lista, si è fermato a oltre 13.000 voti, pari a un deludente 1,70%.
Nel dettaglio delle singole coalizioni, nel centrodestra Forza Italia è andata a valanga, crescendo di quasi 5 punti percentuali rispetto al 2020 (17,3% rispetto al 12,33% di un anno e mezzo fa).

Al risultato dei forzisti si deve aggiungere il ragguardevole 8,12% ottenuto alla lista Forza Azzurri, diretta espressione di Forza Italia. L’exploit di Forza Italia è destinato a modificare gli equilibri e i rapporti di forza nella coalizione, mettendo in discussione anche gli accordi finora raggiunti, compreso il ticket con la vicepresidenza della Giunta alla Lega. Segnali in tal senso, ad esempio, non erano mancati, prima del voto, da Fratelli d’Italia.
A fronte del dato positivo di Forza Italia, le Regionali 2021 consegnano l’arretramento abbastanza evidente, sia della Lega che di Fratelli d’Italia: il partito di Matteo Salvini , secondo nel 2020, è oggi terza forza politica della coalizione in Calabria, con un 8,3% inferiore di quasi 4 punti rispetto al dato di un anno e mezzo fa (12,28%), mentre Fratelli d’Italia sale al secondo posto superando il Carroccio ma perdendo a sua volta qualcosa rispetto al 2020 (un anno e mezzo fa i meloniani raggiunsero il 10,86%, oggi sceso all’8,70).
Chi può esultate nel centrodestra è Coraggio Italia, la formazione politica fondata dal governatore ligure Giovanni Toti e dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, forse la vera sorpresa delle Regionali calabresi, che al suo primo test elettorale si è attestata al 5,67%, mentre cala l’Udc, che comunque ha superato la soglia di sbarramento del 4% per entrare in Consiglio regionale, soglia che invece nel centrodestra non è stata raggiunta da Noi con l’Italia.
Quanto al centrosinistra, il Pd si conferma primo partito della coalizione con il 13,18% (nel 2020 però il Pd raggiunse il 15,18%, primo partito in assoluto in quella tornata in Calabria), mentre il Movimento 5 Stelle ha riportato il 6,48%, di poco superiore al dato di un anno e mezzo fa (6,26%). Nessun’altra lista a sostegno do Bruni ha superato il quorum del 4%. Infine, nella coalizione di de Magistris, solo una lista, de Magistris Presidente, ha superato lo sbarramento, attestandosi al 5,16, mentre è rimasta al palo la lista “Un’Altra Calabria è possibile”, capitanata dall’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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