Reggio, Minicuci: “Ora si torni al voto”

“E’ un quadro triste e sconfortante quello che emerge dalle indagini della Digos e che hanno portato all’arresto di Nino Castorina. Non si tratta di un uomo di secondo piano bensì del capogruppo consiliare del Pd, uomo di fiducia del sindaco Falcomatà e consigliere di centrosinistra primo eletto. Come se non bastasse, Castorina era anche il presidente della Commissione elettorale comunale, delegato del sindaco Falcomata alla Città Metropolitana nonché membro della direzione nazionale del Partito Democratico”. Lo afferma, in una dichiarazione, Antonino Minicuci, consigliere comunale, già candidato a Sindaco di Reggio Calabria per la coalizione di centrodestra. “In diverse circostanze – prosegue Minicuci – abbiamo denunciato non solo pubblicamente ma anche attraverso gli organi competenti alcune vicende ‘particolari’ che si sono verificate nel corso delle ultime elezioni comunali di Reggio Calabria. Oggi, grazie al lavoro di chi ha investigato con determinazione, abbiamo la certezza che le nostre non erano parole al vento. Ancora non è chiaro quanto sia vasta l’entità di questo squallido modus operandi, che ha visto approfittarsi di persone anziane o addirittura decedute. Fortunatamente ‘le indagini vanno avanti, sono ancora tanti documenti da esaminare’, come dichiarato dal Procuratore Giovanni Bombardieri. Al termine dello spoglio relativo al turno di ballottaggio, non ho perso tempo nel congratularmi con il sindaco Falcomatà e con il centrosinistra per la vittoria. Oggi mi sento in dovere di ritirare quei complimenti, in quanto la vittoria è stata truccata nel modo più meschino e vergognoso, alle spalle di tutti gli elettori reggini e di chi, come me, per mesi si è speso sul territorio consumando ogni goccia di sudore”. Per Minicuci “non è possibile fare finta di niente, nascondere la polvere sotto al tappeto e provare ad andare avanti come se nulla fosse. Se un briciolo di dignità è rimasto nel sindaco Falcomatà e nei consiglieri di maggioranza, non esiste strada alternativa alle dimissioni. Reggio Calabria deve tornare al voto, cancellando al più presto una delle pagine più tristi della sua storia recente. Chiediamo al Ministro degli Interni lo scioglimento del Consiglio Comunale che certamente non è rappresentativo della volontà popolare e la ripetizione delle operazioni di voto”.