Rapporto Osservasalute: “In Calabria nel 2012 rapporto spesa/Pil al 10,27%”
CATANZARO. Il rapporto spesa/Pil (prodotto interno lordo) nel 2012 in Calabria è stato pari al 10,27% (valore medio italiano 7%); La spesa sanitaria pro capite è pari a 1.715 euro (2013) (valore medio italiano 1.816). Sono dati riportati nel rapporto dell’osservatorio sulla salute. Per quanto riguarda il consumo territoriale di farmaci a carico del SSN (espresso in termini di “DDD/1.000 ab die”, cioè come numero medio di dosi di farmaco consumate giornalmente ogni 1.000 abitanti), dal rapporto emerge che nel 2013 la Calabria presenta un consumo di 1.146 DDD/1.000 ab die, a fronte di un valore medio nazionale di 1.032. Sempre nel 2013 la spesa pro capite per consumo di farmaci a carico del SSN in Calabria è pari a 216,6 euro (la media nazionale di 187,7 euro). “I cittadini spendono non poco di tasca propria per acquistare farmaci forniti dal SSN: infatti – si fa rilevare – se si osserva l’indicatore Spesa farmaceutica pro capite per ticket e compartecipazione, che esprime la spesa che il cittadino deve sostenere per accedere all’assistenza farmaceutica erogata dal servizio sanitario pubblico, si vede che in Calabria ogni cittadino spende di tasca propria l’11,8% della spesa pro capite totale (valore medio italiano 12,8%). Il sistema dei ticket può influire su un accesso equo all’assistenza farmaceutica, potenzialmente penalizzando i soggetti a più basso reddito e quelli con polipatologie croniche”. Per ciò che concerne la gestione dell’assistenza ospedaliera la regione presenta un tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere in regime ordinario pari a 109,5 per 1.000 (2013), a fronte di un valore medio italiano pari a 115,9 per 1.000. Il tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere in regime di Day Hospital è pari a 43,4 per 1.000, mentre la media nazionale è di 39,6 per 1.000. Il tasso standardizzato complessivo di dimissioni ospedaliere (ovvero in regime ordinario e in Day Hospital) è pari a 152,9 per 1.000; il valore medio nazionale è pari a 155,5 per 1.000. Nel 2013 la regione ha presentato una Degenza media Preoperatoria standardizzata pari a 2,17 giorni, a fronte di una media nazionale di 1,78. “Questo parametro – si sottolinea – è indice di efficienza organizzativa e di appropriato utilizzo dei servizi diagnostici e dei reparti di degenza chirurgici”. La frattura del collo del femore (evento frequente nella popolazione anziana), secondo gli autori del rapporto, è un ottimo modo per valutare la qualità dell’assistenza ospedaliera in quanto, se non trattata a dovere, è spesso causa di peggioramento della qualità di vita, di disabilità e/o di mortalità. Infatti, – si legge – diversi studi hanno dimostrato che lunghe attese per l’intervento per questa frattura corrispondono a un aumento del rischio di mortalità e di disabilità del paziente, aumento delle complicanze legate all’intervento e minore efficacia della fase riabilitativa. Di conseguenza, molte delle linee guida più recenti raccomandano che il paziente con frattura del collo del femore venga operato entro 48 o addirittura 24-36 ore dall’ingresso in ospedale. In Calabria il 33,2% (dato 2013) dei pazienti che hanno riportato tale frattura è operato entro 2 giorni (valore medio italiano di 50,2%)”. Anche quest’anno il rapporto è andato a indagare quanto Asl e ospedali si connettono online col cittadino e comunicano attraverso canali web e social. “In Calabria (anno 2014) – è la risposta – il 60% delle Asl presenti (3 su 5) utilizza almeno un canale web (Twitter, Youtube, Facebook etc.) per comunicare coi cittadini, a fronte di una media nazionale del 55,9% delle Asl”. Nella regione, infine, il 20% (1/5) delle Aziende Ospedaliere (AO), Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e Policlinici Universitari (PU) utilizza il web 2.0 per la comunicazione con il cittadino (valore medio nazionale 58,7%).