Putin: “Inevitabile un accordo con l’Ucraina”

Putin: “Inevitabile un accordo con l’Ucraina”

Raggiungere un accordo sull’Ucraina è inevitabile. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, riporta la Tass. L’Occidente sta “intenzionalmente fomentando il caos, esacerbando la situazione internazionale, ha affermato Putin in un videomessaggio per una riunione dei ministri della difesa dei Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco) e della Comunità degli Stati indipendenti (Csi). “Il potenziale di conflitto nel mondo sta crescendo, e questa è una diretta conseguenza dei tentativi di alcune élite occidentali di mantenere la loro egemonia politica, economica, finanziaria, militare e ideologica con ogni mezzo”, ha aggiunto Putin. La Russia intanto minaccia di tagliare la produzione di petrolio in caso di imposizione del price cap e di non venderlo a quei Paesi che lo adotteranno. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, riporta la Tass. Il decreto di risposta al price cap sul petrolio russo sarà pubblicato nei prossimi giorni. Qualsiasi Paese che attaccherà la Russia con armi nucleari sarà “cancellato dalla faccia della terra”, ha dichiarato Putin. Il capo di Stato ha affermato che la Russia non intende lanciare un primo attacco nucleare preventivo, ma le armi ipersoniche avanzate di Mosca assicurano che la Russia potrà rispondere con forza qualora venisse attaccata. Il presidente russo ha riconosciuto che “persistono problemi logistici” nell’operazione militare in Ucraina che sono “lontani dall’essere risolti”. Lo riporta Inferfax. Putin ha aggiunto che in ogni caso “i problemi più acuti” sono stati risolti. Secondo quanto riferito dal Guardian, nella conferenza stampa di ieri il leader russo ha fatto riferimento in particolare alla fornitura di attrezzature e vestiti ai 300.000 uomini arruolati per combattere in Ucraina negli ultimi mesi, ammettendo le difficoltà e aggiungendo che alcuni di questi problemi si stanno ora attenuando. A Istanbul, intanto, ieri c’è stato un incontro fra diplomatici Usa e diplomatici russi, scrive la Tass citando fonti diplomatiche.

 

 

 

 

 

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