Reggio diventa Città Metropolitana, chiude la Provincia

Reggio diventa Città Metropolitana, chiude la Provincia

REGGIO CALABRIA. Una Provincia con 200 anni di storia che da giovedì 2 febbraio diventa Città Metropolitana. E’ quella di Reggio Calabria, fondata nel 1816 nel Regno delle Due Sicilie. “Non c’è emozione, né tristezza, solo la gioia di aver servito una comunità importante”. A salutare così l’addio alla Provincia è Giuseppe Raffa, l’ultimo presidente dell’Ente, che domani, davanti al Prefetto, passerà le consegne al Sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà. Raffa ha incontrato i giornalisti insieme al vicepresidente della Giunta Giovanni Verduci ed agli assessori Roy Biasi ed Edoardo Lamberti Castronuovo per un report dell’attività svolta, dell’ultima Provincia italiana, l’unica a chiudere con il pareggio di Bilancio. “Lo ha fatto anche la Provincia di Bologna – precisa Raffa – ma solo perché ha venduto il proprio patrimonio, recuperando risorse”. “É – ha detto Raffa – una Provincia virtuosa. Cioè la capacità di un Ente, e di chi l’ha guidata, consentitemi di dirlo con un po’ di orgoglio, di aver mantenuto i conti in ordine, e tenendo lontani i ‘drammi’ che hanno vissuto anche i dipendenti di altre amministrazioni provinciali”. Oltre ai numeri, l’ultimo presidente dell’Ente ha sottolineato le scelte: “ci siamo costituiti parte civile in tutti i processi di ‘ndrangheta, formato 2800 persone nei corsi di formazione professionale, abbiamo puntato molto sulla cultura e girato in lungo ed in largo nei vari centri perché ci eravamo dati l’obiettivo di ricucire questo territorio. Abbiamo la presunzione di tracciare i percorsi dei futuri amministratori della città metropolitana. Lasciamo un patrimonio – ha concluso Raffa – non solo in termini economici, ma soprattutto ‘morale’ che abbiamo costruito su tutto il territorio provinciale”. Di “esperienza importante, sia dal punto di vista umano, che politico ed amministrativo” ha parlato l’assessore Roy Biasi, mentre Edoardo Lamberti Castronuovo, tra i 1.130 eventi culturali promossi dalla Provincia in questi anni, ha ricordato la serata con il maestro Riccardo Muti che ha diretto mille giovani musicisti reggini, la nascita dell’Orchestra provinciale di fiati, il recupero di Palazzo “Pasquino Crupi” diventato un interessante centro museale e culturale per l’esposizione dei quadri provenienti dalla confisca a Gioacchino Campolo, il “re dei videopoker”.

 

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