Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Processo “Ndrangheta stragista”, depositati gli atti su sequestri e fondi neri

Processo “Ndrangheta stragista”, depositati gli atti su sequestri e fondi neri

 

Francesco Delfino, in particolare, aveva ricoperto negli anni ’70 e ‘80 posizioni di vertice nei servizi segreti militari e nell’Arma dei carabinieri. Delfino, generale di divisione, ha avuto un ruolo di primo piano in delicate vicende di terrorismo e di mafia, come gli arresti del piduista Flavio Carboni e del capo di cosa nostra Totò Riina. Ma non solo, Francesco Delfino fu anche  l’unico agente di polizia italiano a recarsi a Londra dopo il rinvenimento del cadavere del banchiere Guido Calvi, morto suicida impiccato sotto il ponte dei ‘Frati Neri’, tesi sostenuta dai servizi segreti britannici che l’alto ufficiale definì “assolutamente non credibile”.

 

 

desk desk