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Princi: “La riforma degli Istituti tecnici e professionali va governata e non subita”

Princi: “La riforma degli Istituti tecnici e professionali va governata e non subita”

“La riforma degli istituti tecnici e professionali, al di là delle ideologie e dei pro o contro, deve essere governata e non subita dai territori anche attraverso il protagonismo di tutti gli attori principali ovvero il mondo della scuola, il sindacati e le parti datoriali, Unioncamere e tantissime imprese”. Lo ha detto Giusi Princi, vicepresidente della Regione e assessore all’Istruzione, a margine della presentazione della sperimentazione nazionale della riforma quadriennale degli Istituti tecnici e professionali. “C’è un profondo scollamento tra il mondo dell’istruzione e il mondo del lavoro – ha aggiunto Princi secondo cui sono tantissime le scuole calabresi che si stanno candidando – e su questo intendiamo incidere. E la Regione Calabria intende accompagnare la riforma istituendo percorsi formativi in grado di rispondere ai fabbisogni di ciascun settore produttivo e territorio, soprattutto perché il mondo del lavoro calabrese richiederà sempre di più competenze tecniche e specialistiche e, quindi, imporrà l’obbligo di garantire la formazione di profili occupazionali in grado di garantire ai giovani di potere essere formati e assunti”. “Il mercato del lavoro calabrese – ha detto ancora la vice presidente della Regione – si andrà sempre di più a modellare con nuove competenze e noi stiamo investendo oltre 200 milioni di euro per rendere le nostre imprese sempre più competitive e internazionali. Pertanto, in un mondo del lavoro che è in continua crescita vogliamo per garantire uno sviluppo sostenibile della regione ed è normale che, in questo senso, la scuola non può essere disallineata al processo di cambiamento in atto. E’ coinvolto anche il mondo accademico perché, attraverso il protocollo d’intesa che abbiamo sottoscritto, si punta a garantire una formazione completa per i giovani. Così facendo quanti termineranno il percorso sperimentale avranno il riconoscimento dei crediti per l’inserimento nel modo universitario”.

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