Porto di Gioia Tauro, superiore all’80% l’adesione allo sciopero contro il licenziamento di Mimmo Macrì

E’ stata superiore all’80% l’adesione allo sciopero dei portuali di Gioia Tauro che lunedì hanno incrociato le braccia per protestare contro il licenziamento politico del segretario nazionale Orsa Porti, Mimmo Macrì. Lo comunica la stessa sigla sindacale. “La vicenda -si legge in una nota- ha assunto livelli nazionali, in piazza a sostenere Mimmo erano presenti rappresentanti dei sindacati di Base ed esponenti della politica provenienti da tutta Italia. Disarmante -secondo la nota- il silenzio dei vertici della MCT (la societa terminalista, ndr) che, snobbando l’invito delle forze dell’ordine presenti in piazza, hanno rifiutato ogni interlocuzione con il sindacato e hanno respinto al mittente anche l’opzione di ricevere il Sindaco di Gioia Tauro che si era offerto come mediatore istituzionale per addivenire a una risoluzione bonaria della delicata vertenza. Lo sprezzo delle istituzioni -scrive l’Orsa- conferma l’arroganza di un’azienda che troppo spesso dimentica di essere ospite del territorio, assume atteggiamenti padronali, sfrutta le risorse locali e tiene sotto pressione la nostra forza lavoro con lo spettro del licenziamento. Quello di Mimmo Macrì non è il primo licenziamento dimostrativo e non sarà l’ultimo, ormai è chiara la tattica del bastone con cui la MCT pretende di trarre il massimo profitto a scapito del territorio e dei lavoratori locali”, conclude la nota.