Ponte sullo Stretto, Raffa: “Sì all’opera non sia solo di facciata”
REGGIO CALABRIA. “Prendo per buona solo la sostanza ma respingo, con forza, ogni altra componente puramente propagandistica ed elettorale. Aspetti, questi ultimi, che purtroppo sembrano essere prevalenti nella nuova uscita ad effetto del presidente del Consiglio in merito al ponte sullo Stretto”. È quanto afferma il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, in relazione alle recenti affermazioni del premier Matteo Renzi riguardanti la grande opera di collegamento fra le due sponde, calabrese e siciliana. “Mi fa piacere che Renzi si accorga del nostro territorio – prosegue Raffa – e della sete di sviluppo che lo affligge. Tuttavia sarebbe opportuno, a mio avviso, riversare questo slancio propositivo all’interno di azioni e fatti concreti. Al contrario su temi di questa rilevanza per il futuro di un intero territorio e, più in generale, di tutto il Mezzogiorno, assistiamo al solito teatrino della peggiore politica che a fasi alterne e secondo le convenienze del momento, utilizza questioni cruciali unicamente per meri interessi personali. E in questo senso – sottolinea il presidente della Provincia reggina – sarebbe anche interessante conoscere i motivi del silenzio che sta caratterizzando il ‘partito del no’, che sbandierando un ambientalismo di facciata ha contribuito alla marginalizzazione e all’arretratezza di interi territori. Che il ponte rappresenti un’opera fondamentale e indispensabile per la Calabria, la Sicilia e per l’intero sistema Paese è un dato consolidato che da anni mi sforzo di ribadire e di proporre nel quadro delle varie interlocuzioni con i vari livelli istituzionali, locali e nazionali, con le parti sociali e con il mondo produttivo”. “A differenza di Renzi e del suo partito – puntualizza Raffa – che, peraltro, solo lo scorso anno in forma compatta non annoverava tra le priorità strategiche il Ponte, mi sono costantemente battuto per tenere vivo questo punto all’interno dell’agenda politica e nello stesso dibattito pubblico. L’ho fatto con convinzione e la piena consapevolezza che si tratti di un investimento necessario per il nostro tessuto economico e sociale. In una fase storica così duramente segnata da una crisi economica che, specie a queste latitudini, continua a imperversare, sarebbe imperdonabile rinunciare ad un investimento che per larga parte è sostenuto da un soggetto privato”. “Ma al di là degli aspetti puramente economici e finanziari – rimarca il presidente di Palazzo Alvaro – e delle pur rilevanti ricadute occupazionali legate alla realizzazione del ponte e all’indotto ad esso collegato, sarebbe inconcepibile abbandonare l’idea stessa di sviluppo, innovazione e miglioramento della qualità della vita che l’opera è in grado di determinare. Il segmento infrastrutture e mobilità è di vitale importanza per una regione come la Calabria che negli anni ha visto acuirsi il divario dal resto del Paese e, soprattutto, dai principali circuiti produttivi. Scommettere sul ponte significa – osserva Raffa – credere nella capacità dei territori, calabrese e siciliano, di diventare finalmente protagonisti del proprio futuro, valorizzando e creando benessere intorno al proprio patrimonio culturale e paesaggistico, offrendo al tessuto produttivo la possibilità di accettare le sfide della competitività e innalzando la qualità dei servizi offerti alle comunità. Sono questi i temi di cui si deve parlare quando si affronta la questione ponte sullo Stretto. Mi auguro – conclude il presidente della Provincia di Reggio Calabria – che quella del presidente del Consiglio non sia la solita boutade, come sta accadendo del resto per la Salerno-Reggio Calabria di cui si annuncia l’imminente completamento dei lavori a fronte di interi segmenti lasciati nella vecchia condizione o privi dei più basilari dispositivi di sicurezza. L’apertura al ponte non sia solo di facciata, il nostro territorio merita rispetto, attenzione e politiche di sviluppo serie, credibili e autorevoli”.