Pienone nei ristoranti in tutta Italia nel primo weekend “giallo”

Pienone nei ristoranti nel primo weekend dell’Italia in giallo. Complice il sole e il clima mite, tanti italiani sono andati a mangiare fuori tra trattorie, pizzerie e agriturismi. Un rito atteso dai quasi 7 persone su 10 che, secondo Coldiretti, andavano a pranzo fuori almeno un sabato o una domenica al mese prima dell’emergenza Covid. Nella Capitale e nel suo hinterland, con la giornata quasi primaverile, i ristoratori hanno calcolato ben 5 milioni di incassi in un solo giorno. Assalto anche ai parchi e alle spiagge tra sport all’aperto e passeggiate. Il sole e le temperature sui venti gradi hanno fatto esplodere la voglia di libertà dei campani: a Napoli bar e ristoranti pieni con lunghe file. Secondo la Coldiretti la ripartenza con servizio al tavolo o al bancone ha interessato 293mila fra ristoranti, pizzerie, bar ed agriturismi sopravvissuti alle chiusure. Con l’eccezione dei pubblici esercizi in Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e la Provincia di Bolzano che restano ancora zone arancioni. “Le riaperture rappresentano – sottolinea Coldiretti – un’opportunità per 47,8 milioni di italiani residenti nelle regioni gialle che sono stati costretti a rinunciare al pranzo fuori casa nel fine settimana, ma è anche un’importante boccata di ossigeno per le attività di ristorazione che si classificano tra quelle più duramente colpite dalle misure restrittive per la pandemia: quasi dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro, secondo le stime”. L’apertura serale dei ristoranti nelle regioni gialle “non può più attendere”, secondo il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese) Gino Sciotto.”La ristorazione – aggiunge – è in crisi in tutto il Paese, anche per questo auspichiamo che il Governo Draghi, appena sarà nel pieno delle proprie funzioni, possa procedere con le aperture serali di tutti i locali adibiti alla somministrazione di cibi e bevande”. Intanto si va all’incasso dei buoni risultati di oggi. Il numero uno della Fiepet-Confesercenti del Lazio Claudio Pica segnala “dati impressionanti, dal centro di Roma fino al mare, la gente con il clima mite ha avvertito l’esigenza di uscire. Stimiamo per la provincia un fatturato di 5 milioni solo in un giorno”. L’appello a tutti, però, è “a mantenere le distanze ed evitare assembramenti. Non dobbiamo abbassare la guardia, in primis per la salute a poi anche per l’economia – afferma Pica -: meglio una lenta ripresa ma duratura che gli stop and go”. Venerdì pomeriggio, i vigili hanno dovuto chiudere una piazza della movida di Roma, a San Lorenzo, a causa della folla. Maggior afflusso di gente anche nel centro storico. Più controlli delle forze dell’ordine a Fiumicino, dove i ristoranti fronte mare sono stati in piena attività. Alternativa alla cucina sono le passeggiate lungo i moli dei porti, sul pontile e sul lungomare.