La Uil Pensionati: “Utilizzare i fondi disponibili per le fasce deboli”

CROTONE. Si è riunito a Crotone, alla presenza del segretario regionale Alfonso Cirasa, il consiglio generale della Uil Pensionati, “Lo scopo dell’incontro – spiega una nota del sindacato – è stato quello di sollecitare l’utilizzo delle risorse indirizzate alle fasce calabresi più deboli, ovvero bambini e anziani. Trattandosi di una parte della popolazione rappresentante un terzo dei calabresi, diventano ancor più insostenibili – si fa rilevare – i ritardi della Regione Calabria ad affrontare le problematiche legate a queste categorie”. “L’incontro previsto per il prossimo 2 Ottobre con l’assessore alle Politiche Sociali – sottolinea il segretario della UIL Pensionati Alfonso Cirasa – deve rappresentare un momento di svolta al fine di dare risposte, il più immediate possibili, ai tantissimi pensionati, spesso non autosufficienti, i quali non hanno mai usufruito della legge regionale 44 del dicembre 2011, approvata e mai applicata e che prevedeva uno stanziamento iniziale di 14 milioni di euro. Molti di loro, infatti, risultano essere isolati dai servizi sanitari, per tale ragione si dovrà investire principalmente sulle cure domiciliari che non sostituiscano le attuali rsa, che invece andrebbero rivisitate e migliorate. A tal proposito – ha spiegato Cirasa – lo stesso Alfonso Cirasa, cita i modelli utilizzati dal Veneto piuttosto che dall’Emilia Romagna, già collaudati ed efficaci e che potrebbero rappresentare un esempio da seguire per la regione Calabria. Bisognerà, inoltre, dare risposte in termini di qualità abitativa e trasporti, la cui mancanza accentua la già diffusa emarginazione sociale, soprattutto nell’entroterra calabrese”. La UiL Pensionati Calabria, “al fine di rendere operative e il più immediate possibili le azioni da intraprendere, chiederà – è scritto in conclusione – all’assessore Roccisano un crono programma che preveda tavoli tecnici e tematici, che diano soluzioni tangibili ed efficaci ad una così grande platea di concittadini calabresi meno fortunati”.