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Pd, segreteria: “Inaccettabili gli attacchi di alcuni esponenti”

Pd, segreteria: “Inaccettabili gli attacchi di alcuni esponenti”

CATANZARO. “Facciamo parte di un partito che ha nella sua stessa definizione il valore della democrazia e all’interno del quale la pluralità di posizioni è un momento di ricchezza perché arriva a sintesi e disegna maggioranze e minoranze. Accettiamo le critiche, anche le più aspre, quando però queste vengono consumate nei canoni della buona fede e del sincero contributo al miglioramento della vita del partito e all’irrobustimento della sua linea politica. Quello che, invece, risulta inaccettabile è che esponenti del Pd, eletti ai più alti livelli e che da questo partito tanto hanno avuto in termini di spazio di azione e di riconoscimenti politici ed elettorali, adottino la strategia dell’attacco fine a se stesso, perpetrato al di fuori dei luoghi di partito e in una logica di contrapposizione isterica e tossica per la comunità democrat”. È quanto si legge in una nota della segreteria regionale del Pd, composta da Anna Maria Cardamone Maria Pirrone, Gianluigi Greco, Giulia Veltri e Carmelo Basile. “La segreteria, nominata da un mese e figlia di una lunga e complessa discussione che si è svolta all’interno del Pd a Camigliatello silano – prosegue la nota – rappresenta un nuovo inizio per tutti: è composta non da tecnici bensì da professionisti d’area, che con grande coraggio e senso di civismo, hanno accettato di dare un contributo d’azione e di organizzazione al partito, spendendosi in una logica di condivisione e di superamento delle correnti, quelle stesse correnti che finora hanno strozzato il Pd, indebolendone l’incisività, la forza d’azione e la capacità di relazione con le istituzioni”. “Vogliamo un Pd – sottolinea la segreteria regionale del partito – che si apre a mondi esterni oppure preferiamo un partito ripiegato su se stesso, rinsecchito nella sua spinta riformista, appannaggio dei soli eletti? A Camigliatello, la maggioranza del partito calabrese ha scelto una via diversa, quella di un rinnovato e sano impegno a fianco delle istituzioni, quella di una forza politica che vuole emanciparsi dalle sconfitte elettorali, recuperando capacità di elaborazione politica e vigore nelle proposte, attraverso una centralità riconosciuta ai territori, ai nostri circoli, alla base. In questo quadro abbiamo organizzato la riunione con i segretari di circolo di tutta la regione e in questo quadro agli inizi di ottobre saranno celebrati gli stati generali del partito. Vogliamo – ancora – un Pd che sappia far tesoro delle buone pratiche messe in campo dal Governo regionale e nazionale (proprio oggi arrivano i dati incoraggianti di Unioncamere sul tasso di crescita della Calabria) oppure un Pd sabotato dall’interno, inchiodato all’immagine odiosa di un partito più attento alle logiche di potere che non ai bisogni della gente? Il Pd non ha bisogno di cattivi maestri pronti a dare lezioni, guarda caso sempre senza contraddittorio: sui giornali oppure in contro-riunioni. Venissero nelle sedi di partito – concludono i componenti della segreteria calabrese del Pd – ad esprimere il proprio dissenso questi tribuni della plebe, avessero il coraggio di misurarsi nell’agone politico e di mettere al servizio dei più, e non di pochi e prescelti attori, la loro visione di partito e di Calabria. D’altro canto questa è la linea che ci è stata consegnata ieri dal segretario nazionale Matteo Renzi alla festa nazionale dell’Unità a Catania: ‘Facciamo vedere che siamo diversi, che non viviamo in un clima di perenne congresso o, peggio ancora, di chi crede che la politica sia guerra del fango’”.

 

 

 

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