Reggio, passaggio di consegne tra Raffa e Falcomatà

Reggio, passaggio di consegne tra Raffa e Falcomatà

REGGIO CALABRIA. È nata giovedì 2 febbraio formalmente la città metropolitana di Reggio Calabria, il cui iter era stato bloccato dallo scioglimento per mafia del consiglio comunale del capoluogo. La cerimonia del passaggio di consegne dal presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, al sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, si è tenuta in Prefettura davanti alle massime autorità, tra cui il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. “È un’ultima istituzione nel panorama italiano – ha detto il prefetto Michele Di Bari nel corso della cerimonia – ma ciò è stato determinato non certamente per motivi legati al territorio, ma perché i tempi si sono dilatati in quanto la gestione commissariale del Comune di Reggio Calabria ha prodotto una norma di differimento da parte del governo”. Dopo l’elezione del consiglio metropolitano, la stesura dello statuto, i trenta giorni trascorsi dalla sua approvazione, oggi nasce dunque la città metropolitana reggina. Il prefetto si è detto soddisfatto nel verificare che “c’è un bel segnale da parte delle istituzioni locali perché questo passaggio anche plasticamente avviene in un momento di particolare serenità e ciò fa ben sperare per questa nuova istituzione che dovrà farsi carico di tutte le funzioni che una volta erano conferite alla provincia. Abbiamo voluto questo momento di sinergia istituzionale – ha aggiunto il prefetto Di Bari – perché credo che per Reggio Calabria la nascita della città metropolitana sia un elemento importante, perché dovrà farsi carico delle tante problematiche nella provincia e sarà certamente motore di crescita e di sviluppo. La città metropolitana – ha concluso il prefetto – è una occasione in più per questo territorio, è una scommessa e una sfida”. Il presidente Raffa, che già ieri aveva tenuto una conferenza stampa annunciando il bilancio di fine mandato, ha tenuto un breve discorso nel quale ha sottolineato da un lato come sulle infrastrutture “si gioca il futuro vero” e dall’altro ha puntato l’indice sulle funzioni “che la Regione Calabria dovrebbe riconoscere al nuovo ente, altrimenti avremo un apparato istituzionale vuoto di contenuti”. Il sindaco Falcomatà ha rivolto un ringraziamento al presidente Raffa “perché credo – ha detto – che abbia interpretato il ruolo del presidente della Provincia ben al di là delle funzioni istituzionali che spettano a chi rappresenta un ente locale e lo ha fatto cercando di essere anche fisicamente vicino ai bisogni e alle esigenze della comunità provinciale. Oggi – ha proseguito Falcomatà – nasce una città di città che si fonda sul ruolo dei sindaci nei 97 comuni che fanno parte della città metropolitana, sul ruolo degli amministratori locali oggi, primo front office di tutte le istanze dei territori, un ente che deve essere strumento di programmazione e di pianificazione delle politiche di sviluppo dei territori che comprende”.

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