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Parte in Calabria la nuova rete ospedaliera e territoriale

Parte in Calabria la nuova rete ospedaliera e territoriale

Il passaggio da una visione ospedale-centrica a una visione che integra in modo più compiuto e più stretto l’assistenza ospedaliera con quella territoriale. Su questa direttrice prende forma la nuova rete ospedaliera e territoriale della Calabria, ridisegnata dalla struttura commissariale guidata dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto e presentata ieri nella sede della Giunta a Catanzaro. “E’ un passo importante -ha esordito Occhiuto- per ricostruire il sistema dalle fondamenta. Ci siamo posti due obiettivi: la ricognizione del debito e la riorganizzazione della rete ospedaliera, e li abbiamo realizzati. Ora dobbiamo riorganizzare il sistema in maniera tale da renderlo più efficiente e rendere meno drammatico il tema della carenza di personale”. La nuova rete prevede 3 hub-Dea di secondo livello, 8 spoke-Dea di primo livello, 5 ospedali generalisti con pronto soccorso, 5 ospedali di zona disagiata e due stabilimenti di azienda di riferimento. Nel dettaglio Hub-Dea di secondo livello sono la Dulbecco di Catanzaro, l’Annunziata di Cosenza e il Gom di Reggio Calabria. Gli spoke-Dea di primo livello sono Castrovillari, Rossano Corigliano, Cetraro Paola, Crotone, Lamezia Terme, Vibo Valentia, Polistena, Locri. Ospedali generalisti con pronto soccorso sono Praia a Mare, Soverato, Tropea, Gioia Tauro, Melito Porto Salvo. Ospedale di zona disagiata Pszd sono Trebisacce, Cariati, San Giovanni in Fiore, Soveria Mannelli, Serra San Bruno. Stabilimenti di azienda di riferimento sono Paola e Corigliano.  Nella nuova rete ospedaliera è programmato un aumento di 1.324 posti letto rispetto a quelli attuali. La rete territoriale, a sua volta, prevede 67 strutture di prossimità, tra Case di Comunità e Ospedali di Comunità. Il ridisegno della rete sanitaria prevede anche una diversa configurazione della rete di emergenza urgenza, con un potenziamento dei servizi e delle dotazioni.

Presentata a Catanzaro dal presidente Occhiuto: “Piano ambizioso ma realizzabile”

“Quello che presentiamo è un piano ambizioso ma realizzabile dal momento che siamo in possesso delle risorse e questo solo perché alla chiusura dei bilanci della sanità abbiamo dimostrato che c’è un avanzo di amministrazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria e commissario ad acta per la sanità Roberto Occhiuto in occasione della presentazione a Catanzaro della nuova rete ospedaliera e territoriale. Assieme ad Occhiuto c’erano il commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti, che ha illustrato il progetto nei dettagli, il sub commissario alla sanità Ernesto Esposito e il direttore generale del Dipartimento Tutela della salute Iole Fantozzi. “Si tratta di un piano necessario – ha detto ancora Occhiuto – perché avevo detto che avrei tentato di ricostruire il sistema sanitario dalle fondamenta ponendomi due obiettivi primari: la chiusura dei conti e la normalizzazione della contabilità della sanità e il disegno della nuova sanità della Calabria”. La nuova configurazione disegnata nel piano, che si propone di superare la visione ‘ospedalocentrica’ a favore di una maggiore integrazione dei servizi sul territorio, poggia sulla presenza di 3 Hub-Dea, otto spoke-Dea, cinque ospedali generalisti con pronto soccorso, sei ospedali di zona disagiata e due stabilimenti di azienda di riferimento-Dea. In questo contesto, poi, si inseriscono le aree ottimali con i nodihHub e i punti spoke e con una proiezione futura dedicata ai nuovi ospedali e agli ospedali del futuro. I numeri della nuova rete ospedaliera contemplano, inoltre, un aumento di 1.324 posti letto rispetto a quelli attuali distribuiti tra tutte le strutture e la realizzazione di 67 tra Ospedali e Case di Comunità. Il documento contiene anche la programmazione della rete dell’emergenza 118. Novità anche per il settore dell’assistenza e i modelli organizzativi innovativi della nuova programmazione che riguardano l’oncologia, l’emodinamica, la lungodegenza e le ‘cerniere’ del sistema individuate nei Punti salute e gli ospedali territoriali.

 

 

 

 

 

 

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