Parte a Gioiosa Jonica l’iniziativa “Scuole Aperte Partecipate in rete”

Parte a Gioiosa Jonica l’iniziativa “Scuole Aperte Partecipate in rete”

Nonostante l’emergenza sanitaria che si sta affrontando, si è dato avvio all’iniziativa “Scuole Aperte Partecipate in rete”, che vedrà coinvolta per i prossimi quattro anni la comunità scolastica del Comune di Gioiosa Jonica. Il progetto, che vede come capofila nazionale il MoVI (Movimento di Volontariato Italiano) e soggetto attuatore la cooperativa sociale “Nelson Mandela” con il partenariato dell’Istituto Comprensivo Gioiosa-Grotteria, è presente in 14 realtà italiane, dal nord al sud del Paese ed è sostenuto finanziariamente da “Con i Bambini” (Fondazione con il Sud) nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

“Scuole Aperte Partecipate in rete” è un progetto ambizioso e allo stesso tempo rivoluzionario: la scuola, bene comune, si apre a tutta la comunità per essere abitata oltre l’orario scolastico; quindi una scuola che offre i suoi spazi da frequentare non solo quando ci sono le lezioni ma anche in orario extrascolastico in un modo partecipato e aperto. L’intento è quello di sperimentare nuovi strumenti/metodologie per suscitare un dialogo e sviluppare una progettualità attiva fra i vari attori del territorio. Questo è un modo per conoscersi, trovarsi e costruire un ponte tra scuola e comunità. Lo scopo principale dell’iniziativa è quello di trovare insieme soluzioni per vivere meglio e affrontare i bisogni di ognuno. La scuola aperta non è solo uno spazio dove potersi incontrare e confrontare ma è anche un investimento di energie volontarie e di entusiasmo che genera relazioni, amicizie, reti di comunità, conoscenze, progetti, ottimismo, aspettative e sfide comuni. Centrale è il concetto di “cittadinanza attiva” e di “beni comuni”: la comunità scolastica e il territorio insieme per praticare esperienze di democrazia, partecipazione dal basso, coinvolgimento. La comunità educante diventa protagonista per prevenire la dispersione scolastica e la povertà educativa, giocando un ruolo attivo con capacità di costruire reti e relazioni.

Il modello per eccellenza di Scuola Aperta è sicuramente quello della scuola Di Donato di Roma, nel quartiere Esquilino dove, già dal 2014, i genitori hanno sviluppato straordinarie esperienze di partecipazione attiva e di connessione tra scuola e territorio.

 

 

 

 

 

 

 

 

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