Parentela: “Sbagliato vendere a privati l’ex mercato di Lido”
CATANZARO. “La maggioranza del consiglio comunale di Catanzaro rifletta sulla reale opportunità di vendere a privati l’ex mercato coperto del quartiere Lido”. Lo affermano in una nota congiunta il parlamentare del M5s Paolo Parentela e gli attivisti del Meetup di Catanzaro, che aggiungono: “Vendere l’immobile vuol dire privarsi di una struttura che è in una posizione strategica consentendo ai privati di lucrarci senza concedere praticamente nulla in cambio ai cittadini. Il valore dato alla struttura, di poco superiore ai 340 mila euro, è a nostro avviso troppo basso e potrebbe consentire una speculazione edilizia di non poco conto. Il Comune dovrebbe agire con maggiore visione prospettica e concedere la struttura per finalità ben definite, magari in cambio della ristrutturazione di un immobile che, ad oggi, è completamente inagibile. Il consiglio comunale di martedì 20 marzo – continua la nota – ha la responsabilità di approvare il Documento Unico di Programmazione (Dup), praticamente le scelte strategiche del comune per i prossimi tre anni. Anche se non volessimo vederci la speculazione edilizia in atto, nella vendita dell’ex mercato rintracciamo sicuramente la totale assenza di visione prospettica dell’attuale maggioranza a cui, evidentemente, la batosta elettorale delle recenti politiche non è servita per far cambiare rotta sulle politiche da attuare in città”. Parentela e gli attivisti concludono: “Vorremmo che l’ex mercato possa ritornare ad essere ciò che era un tempo: un luogo capace di accogliere piccoli produttori della zona e dove si possa fare una spesa a km 0, privilegiando il biologico. Ciò che auspichiamo è che le opposizioni presentino i giusti emendamenti per scongiurare la vendita dell’immobile, agevolando pratiche che possano consentirne la ristrutturazione ed il riutilizzo. La maggioranza – conclude – si ravveda comprendendo l’importanza strategica di una struttura nel pieno centro del quartiere Lido e smentisca coi fatti la terribile ipotesi della speculazione edilizia”.