Sentenza per il Parco Romani di Catanzaro: la Procura ricorre in appello

Sentenza per il Parco Romani di Catanzaro: la Procura ricorre in appello

CATANZARO. La procura della Repubblica di Catanzaro ha presentato appello per la sentenza sull’affaire Parco Romani emessa dal gup Pietro Scuteri il 13 maggio scorso al termine del processo con rito abbreviato. Il giudice del Tribunale di Catanzaro aveva condannato l’ex presidente di Confindustria Catanzaro, Giuseppe Gatto, a 5 mesi e 10 giorni e 130 mila euro di multa; l’ex presidente di Confindustria della Calabria, Giuseppe Speziali, a 4 mesi e 130 mila euro di multa; l’ex presidente della municipalizzata “Catanzaro Servizi”, Giuseppe Grillo, a 11 mesi e 10 giorni e l’avvocato Marina Pecoraro a 9 mesi e 10 giorni. Erano stati assolti, invece, l’ex dirigente del Comune di Catanzaro, Alba Felicetti; l’ex consigliere comunale e presidente del consiglio d’amministrazione della società Parco Romani srl, Francesco Lacava, ed il dirigente comunale Pasquale Costantino. L’impugnazione della sentenza di primo grado riguarda sia le condanne che le assoluzioni, a eccezione della posizione dell’imprenditore Speziali per il quale il pm, durante la requisitoria, aveva chiesto l’assoluzione. Il pm, inoltre, nei confronti dell’ex consigliere comunale Lacava ha appellato la sentenza solo per l’assoluzione relativa all’ipotesi di truffa. Per quanto riguarda Giuseppe Gatto, invece, non è stata impugnata la sentenza assolutoria per l’accusa di estorsione ai danni dell’imprenditore Gaetano Romani. Quest’ultimo è imputato, assieme all’ex sindaco di Catanzaro Rosario Olivo, al consigliere comunale Giulio Elia e all’ex dirigente comunale Biagio Cantisani, nel processo che si sta svolgendo con rito ordinario.

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