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Parchi, Tallini: “Regione si doti di visione strategica”

REGGIO CALABRIA. “Vado sgolandomi dall’inizio della legislatura nella speranza che la Regione si doti di una visione strategica su Parchi nazionali e regionali, anzitutto per rendere funzionanti e produttive tutte le aree protette a fronte delle ingenti risorse ad esse destinate. Le luci e le ombre rilevate l’altro giorno, in particolare nella gestione dei tre Parchi nazionali calabresi dalla Corte dei Conti e la richiesta (da me più volte sollecitata) di porre fine all’incredibile commissariamento del Parco della Sila, che va avanti se non erro dal 2014, evidenziano l’inconsistenza progettuale dell’attuale Governo regionale su un settore che meriterebbe ben altra attenzione”. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia nonché vicepresidente della Commissione Ambiente Mimmo Tallini. “La Calabria – prosegue – ha un patrimonio verde d’inestimabile valore che però una burocrazia inadeguata spesso debole coi forti e forte coi deboli, e una politica acquiescente alle logiche della gestione mediocre, penso esempio alla paralisi del Parco delle Serre per cui la Regione ha proprio adesso sancito il fine commissariamento mai, hanno fin qui colpevolmente trascurato. Hai voglia di fare adunate al fresco di Africo per imbastire una narrazione nuova della Calabria, quando la politica che ha l’onere di governare il bene pubblico sfugge persino ai propri compiti essenziali. Può una politica siffatta essere credibile agli occhi degli italiani? Propongo che a settembre in Commissione Ambiente a Palazzo Campanella siano auditi (anche sulla base delle osservazioni della Corte dei Conti) sul tema specifico il ministro dell’Ambiente e l’assessore regionale al ramo, il direttore del Dipartimento, i responsabili di tutte le aree protette, inclusa la riserva marina di Capo Rizzuto su cui fioccano anche in estate le denunce di Legambiente, e tutte le associazioni ambientaliste. Prima di tutto, sarà interessante apprendere le cause che impediscono la fine del commissariamento del Parco della Sila e delle Serre. Dei talenti di cui la Calabria dispone si fa cenno nei comizi ma quando poi c’è da utilizzarli si fa come le tre scimmiette. In secondo luogo, sarà utile comprendere dove risiedano le responsabilità per l’inefficienza in cui versa la riserva marina di Capo Rizzuto”. “Per quando concerne le nomine dei nuovi presidenti di Parchi, compreso quello dell’Aspromonte – conclude Tallini – le scelte da farsi, considerata l’enorme importanza di questi beni comuni per la Calabria e per il Paese, vanno fatte sulla base di curricula sperimentati e di sicura e maturata competenza. Perciò propongo che siano fatte alla luce del sole e possibilmente con l’adesione motivata di tutti i soggetti che sull’argomento hanno voce in capitolo a iniziare dalle associazioni ambientaliste”.

 

 

 

 

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