Iaconantonio: “Scongiurare il proliferare di pale eoliche sul territorio di Catanzaro”

Iaconantonio: “Scongiurare il proliferare di pale eoliche sul territorio di Catanzaro”

CATANZARO. “Ai nuovi speculatori del vento non poteva sfuggire  il fatto che Catanzaro fosse identificata con le  tre “V”: Vitaliano, velluti e vento. Ed è proprio, il vento  che  si vorrebbe far soffiare sull’eolico, mentre sulla maggioranza di palazzo de Nobili imperversa la  bufera politica. Infatti, nonostante  le ripetute riunioni  svoltesi negli ultimi mesi dell’anno, presente il sindaco Abramo, i capigruppo di maggioranza e di minoranza in consiglio comunale, l’amministrazione attiva non ha  prodotto alcun  provvedimento mirato a bloccare l’iter per le concessioni di parchi eolici e mini eolici sul proprio territorio. Una inerzia che  consente di veder spuntare come funghi le pale eoliche. Ultima in ordine di tempo quella sul versante del Costace. A questo punto non  può essere più  rinviabile un  provvedimento    per scongiurare la  devastazione paesaggistica del territorio catanzarese, così come sta accadendo in altre realtà comunali vicine al Capoluogo di regione.  Atti concreti che dovrebbero, a mio avviso, essere emanati anche la Provincia, competente in tema ambientale , al fine di bloccare  la proliferazione di pale eoliche.  Si tratta  di  impianti che  non portano  nessuna economia  alle casse comunali, che già esborsano 4 milioni di euro all’anno di bollette energetica,  e soprattutto non riducono la fattura energetica dei cittadini. In effetti l’energia prodotta dalla pale eoliche viene convogliata al gestore nazionale senza lasciare “tracce” di positività sul territorio: né in termini di occupazione né in termini economici. Mentre al  contrario deturpano il paesaggio che,  voglio ricordare, è un bene comune tutelato dalla Costituzione . Inoltre, l’installazione di queste enormi pale  creano, a mio giudizio, danni irreparabili al territorio, alle falde acquifere e all’intero mondo agricolo in quanto le pale  hanno necessità di un  plinto sotterraneo  di notevoli dimensioni e di strade d’accesso per la manutenzione e  per la  posa dei cavi.  A questo si aggiunge che il territorio circostante viene inibito al pascolo e alla coltivazione.  Finora il territorio di  Catanzaro, a eccezione di tre elementi eolici posizionati  oltre dieci anni addietro in prossimità del colle Santa Maria,  è stato tutelato da alcune delibere del Consiglio comunale con le quali è stata  rigettata la possibilità di realizzazione sul nostro territorio dei veri e propri parchi eolici sui crinali  della città preservando, quindi,  l’immenso valore ambientale  che si può godere  dalla balconata di  Bellavista. Tuttavia gli interessi sul vento “soffiano” sul collo dell’amministrazione Abramo che non riesce a far valere una volontà politica condivisa  da tutte le forze presenti in Consiglio comunale e che è stata espressa in ambito di conferenza dei capigruppo. Chiedo, dunque, al sindaco e al presidente del Consiglio comunale  di attivarsi fattivamente  per fare in modo che la giunta e il consiglio producano  atti concreti diretti a scongiurare la possibilità che il territorio di  Catanzaro venga disseminato da questi moderni mulini  con le pale che girano solo e  soltanto a favore dei mercanti del vento”.

 

 

 

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