Osteoporosi, prevenzione e terapie mirate grazie alle ricerche del progetto Biomedpark@UMG
CATANZARO. Ci sono donne ed anziani nel mirino dell’ osteoporosi, condizione che determina una fragilità delle ossa che possono fratturarsi per cadute o traumi banali. Attualmente in Calabria si registrano oltre 1500 ricoveri all’anno per fratture di femore, una delle principali e più temibili conseguenze di tale malattia. Presso l’Università di Catanzaro il Centro Biomedpark@UMG, grazie ad un investimento sostenuto da fondi PON del Ministero dell’Università, ha potenziato la piattaforma di Imaging dei Distretti corporei con moderne tecnologie attraverso le quali è possibile studiare il fenomeno e cercare soluzioni finalizzate a ridurre il rischio. La Dexa, strumento all’avanguardia acquistato nell’ambito del progetto Biomedpark@UMG, riesce a predire la possibilità di fratture e ad identificare i soggetti a rischio che possono usufruire di terapie mirate. Le ricerche in corso stanno valutando la connessione tra l’osteoporosi ed ormoni del pancreas. Sembra, infatti, in base ad alcuni risultati preliminari, che un ormone riesce a proteggere dall’osteoporosi. Se questo fosse confermato si potrebbero sperimentare nuove e più efficaci terapie per la cura di questa malattia. Sono oggetto di studio, presso la piattaforma di Imaging dei Distretti corporei, diretta dal prof. Arturo Pujia, anche alcuni prodotti naturali in grado di prevenire la osteoporosi. Per informazioni visita il sito www.biomedparkumg.com.