Ora gli italiani sono arrabbiati per la mancata prevenzione della seconda ondata

Nelle ultime settimane lo scenario politico italiano sta evolvendo secondo una traiettoria simile, ma in qualche modo diversa rispetto a marzo. Simile, perché sempre più simili sono i numeri legati al Coronavirus: quelli dei contagi, dei ricoveri e dei decessi. Ma ciò che è diverso è la reazione dell’opinione pubblica che, se a marzo era rimasta sorpresa e spaventata, oggi appare anche arrabbiata di fronte a una dinamica troppo simile (appunto) a quella già vissuta, e che proprio per questo sembrava non potersi più ripetere. Insomma, agli occhi degli italiani c’è l’aggravante di una mancata -o comunque insufficiente- prevenzione della seconda ondata. La Supermedia dei sondaggi vede la Lega al primo posto tra le liste con il 24,3% (-0,3% rispetto a due settimane fa). In seconda posizione c’è il Partito Democratico, che però perde quasi un punto (-0,9%). Di questo calo non sembrano beneficiare né Fratelli d’Italia (terzo partito con il 16,1%) né il Movimento 5 Stelle, anch’esso in lieve flessione (al 15,2%). I consensi in uscita dal PD sembrano invece andare verso le due formazioni che un anno fa sono nate proprio da una scissione del partito di Zingaretti: Italia Viva di Matteo Renzi, che cresce di ben mezzo punto salendo al 3,6%, e Azione di Carlo Calenda, il cui odierno 3,3% è il dato più alto mai registrato dalla Supermedia.