Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Omicidio nel vibonese, autore condannato a 14 anni di reclusione

Omicidio nel vibonese, autore condannato a 14 anni di reclusione

VIBO VALENTIA. Il gup di Vibo Valentia Pia Sordetti ha condannato a 14 anni di reclusione Antonio Zuliani, di 27 anni, di Piscopio, al termine del processo con rito abbreviato per l’omicidio di Francesco Fiorillo, commesso il 15 dicembre del 2015 nei pressi della frazione Longobardi. É stata accolta così la richiesta del pm Concettina Iannazzo. A Zuliani gli investigatori della Questura vibonese, erano giunti grazie al dna trovato su dei guanti in lattice trovati a poca distanza dal luogo del delitto, commesso a colpi di pistola da due persone mentre una terza attendeva in auto il ritorno dei complici, e ad accertamenti tecnici come quelli sulle celle telefoniche. Fiorillo, che era già noto alle forze dell’ordine per fatti legati alla droga e non aveva legami con la criminalità organizzata, secondo l’ipotesi degli investigatori, sarebbe stato ucciso per vendetta per le sue tendenze pedofile. Per l’omicidio, nel febbraio scorso, sono state arrestate altre due persone, Arcangelo D’Angelo, di 29 anni, e Saverio Ramondino, di 27.

 

 

desk desk