Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Omicidio Cocò, il Vescovo di Cassano: “Siamo all’anno zero della civiltà”

CASSANO ALLO JONIO. “Quando si uccide un bambino vuol dire che siamo all’anno zero della ragione, della giustizia e della civiltà”. Lo ha detto il vescovo di Cassano allo Jonio, mons. Francesco Savino, commentando l’arresto dei due presunti responsabili dell’ omicidio del piccolo Cocò Campolongo. “Si è fatta giustizia. Io faccio mie – ha proseguito mons. Savino – le parole dell’Angelus pronunciato da Papa Francesco quando, rivolgendosi agli assassini, disse: “Convertitevi”. Io faccio un appello: mettiamo da parte ogni illegalità, ogni ingiustizia, ogni atteggiamento di prevaricazione. Mettiamo da parte tutto ciò che è violenza e incamminiamoci lungo la strada che a me piace chiamare della bellezza, dell’onesta, della reciprocità, del rispetto. La strada della legalità perché soltanto questa è la strada che può farci dire che è bello vivere la vita insieme”. “Di fronte all’uccisione di un bambino – ha detto ancora il vescovo di Cassano – la ragione è sconfitta e le parole sono impotenti a dire qualsiasi cosa. Anch’io, in questo momento, provo quasi una sorta d’impotenza a commentare. Si è fatta giustizia, ma pensare che un bambino sia stato ucciso ancora una volta mi porta a dire si è trattato di un atto di barbarie e di inciviltà. Quando ci si serve di un bambino, quando si uccide un bambino, quando si fa una violenza di questo genere nei confronti di un bambino, vuol dire allora che, non soltanto laicamente, abbiamo toccato l’indecenza più profonda. Ma al tempo stesso io direi che, cristianamente, abbiamo ucciso ancora una volta Gesù di Nazareth”. “Faccio mie le parole – ha detto ancora il vescovo di Cassano allo Jonio – di un grande martire della Fede, don Pino Puglisi, il quale diceva che noi dobbiamo abitare il territorio perché c’è qualcuno che vuole occuparlo per servirsene, per fargli violenza, per aggredire il territorio e chi vi abita. Noi dobbiamo stare sul territorio nella convivialità delle differenze, dove la differenza è una risorsa, è bellezza ed è ricchezza sapendo che solo così si attivano processi di democrazia, di civiltà, di cambiamento”. ““Se avessi la possibilità di parlare con i due presunti assassini di Cocò, dopo aver fatto notare loro che Cocò poteva essere un loro bambino – ha concluso mons. Savino – gli direi: “Ora. Ora non domani. Oggi incominciate veramente a cambiare vita, convertitevi perché anche per voi c’è una possibilità di cambiamento che può dare dignità alla vostra vita””.

 

 

 

desk desk