Omicidi a Mileto: in manette 5 persone. Gratteri: “I cittadini devono fidarsi di noi”

Omicidi a Mileto: in manette 5 persone. Gratteri: “I cittadini devono fidarsi di noi”

 

VIBO VALENTIA. Operazione antimafia della Dda di Catanzaro e dei carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia a Mileto. L’inchiesta parte dall’omicidio di Giuseppe Mesiano, 60 anni, panificatore di Calabrò di Mileto, ucciso il 18 luglio del 2013 e la risposta con l’omicidio di Antonio Angelo Corigliano, 30 anni, ucciso a Mileto il 20 agosto 2013 in pieno centro del paese. I fatti di sangue si inquadrano, secondo l’accusa, nella faida fra le famiglie Mesiano e Corigliano. Cinque le nuove ordinanze di custodia cautelare in carcere: Giuseppe Corigliano, 80 anni, di Mileto; Francesco Mesiano, 45 anni; Vincenzo Corso, 45 anni, di Mileto, cognato di Mesiano; Gaetano Elia, 51 anni, di Mileto; Giuseppe Ventrici, 41 anni, di Mileto. Altri arrestati come i cugini 50enne Salvatore e Pasquale Pititto, si trovavano già detenuti per l’operazione “Stammer” contro il narcotraffico internazionale scattata lo scorso anno. “I cittadini vibonesi devono iniziare a fidarsi della Dda di Catanzaro, delle forze dell’ordine e dei Carabinieri, cominciando anche loro a denunciare”. È quanto affermato dal procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri. “Questa indagine – ha detto il procuratore – dimostra la presenza delle istituzioni che danno risposte al territorio in tempi celeri assicurando alla giustizia gli autori di due gravi omicidi. Per la prima volta a dedicarsi interamente alla realtà criminale della provincia di Vibo Valentia – ha sottolineato – sono tre sostituti procuratori della Dda di Catanzaro, i pm Annamaria Frustaci, Andrea Mancuso ed Antonio De Bernardo, un fatto mai accaduto prima. Questo perché il Vibonese è un territorio ad alta densità criminale e l’attenzione della Procura distrettuale antimafia è massima”.

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