Om Carrelli, Tripodi: “Si aggrava la crisi di Gioia Tauro”
REGGIO CALABRIA. “Il clamoroso dietrofront annunciato nei giorni scorsi dalla società LCV Capital Management riguardo all’investimento precedentemente promesso per la realizzazione a Gioia Tauro di un’industria per la produzione di una vettura ecologica, aggrava la situazione di crisi di Gioia Tauro e minaccia pesantemente i livelli occupazionali già duramente colpiti dalla crisi del settore del transhipment”. Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Pcdi Michelangelo Tripodi. “In questa situazione – prosegue – un grande patrimonio pubblico, che doveva e poteva diventare il volano di sviluppo di un’intera regione, corre seriamente il rischio di essere depauperato e di finire relegato nel lungo elenco calabrese delle cattedrali nel deserto e delle aree dismesse. E’ evidente che di fronte ad un quadro così preoccupante ed allarmante, frutto anche dell’incapacità e dell’inadeguatezza del governo nazionale e della Regione Calabria, occorre reagire con forza e determinazione per impedire il crollo definitivo di una grande speranza e opportunità per il futuro della nostra terra. Non si può rimanere inerti e indifferenti nell’attesa vana di promesse non mantenute e di impegni inconcludenti. In questo quadro bene ha fatto il Sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà, a lanciare la proposta di una restituzione alla gestione pubblica del porto e delle aree industriali. Questa appare come l’unica strada praticabile e percorribile per ridare una prospettiva di sviluppo serio, credibile e duraturo al porto di Gioia Tauro e alle aree industriali”.