Oltre 1 tonnellata di prodotti ittici sequestrata in Calabria
REGGIO CALABRIA. Oltre una tonnellata di pesce sequestrata e sanzioni per oltre 26.00 euro. È il bilancio di un servizio svolto, nell’ambito della pianificazione prefettizia denominata “Focus ‘ndrangheta”, da militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, congiuntamente a personale della sezione operativa navale della Guardia di Finanza della città calabrese e personale appartenente al Commissariato della Polizia di Stato di Villa San Giovanni. I militari hanno intercettato e bloccato un autotrasportatore pronto ad imbarcarsi per la Sicilia con un furgone carico di un ingente quantitativo di prodotto ittico sotto misura illegalmente detenuto. I movimenti dell’autista di un veicolo isotermico, solitamente adibito al trasporto di prodotti alimentari refrigerati, hanno insospettito i militari presenti lungo le vie di accesso agli imbarcaderi, tanto da far scattare il fermo ed il controllo del mezzo. L’intervento ha permesso di accertare la presenza nel vano frigo di centinaia di cassette contenente l’ingente e prezioso carico di novellame di sarda, il cosiddetto “bianchetto”, oltre ad altro prodotto sprovvisto della prescritta documentazione richiesta al fine di accertare la tracciabilità lungo la filiera. Il pescato era pronto per essere immessi nel mercato clandestino siciliano. All’autista del mezzo, A.Z. di Messina, è stato sequestrato l’intero carico di pesce trasportato: 229 cassette di novellame di sarda (“bianchetto”) per un peso complessivo di circa kg 1.030; 19 cassette di gambero per un peso complessivo di circa 91 chilogrammi. Oltre al sequestro cautelare amministrativo del prodotto, all’uomo sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 26.500 euro. È stata richiesta la collaborazione di personale del servizio veterinario della locale ASP che ha dichiarato tutto il prodotto ittico idoneo al consumo umano e pertanto sono state immediatamente contattate alcune associazioni ed enti caritatevoli per la cessione in beneficienza dei prodotti sequestrati da destinarsi alle loro mense. L’attività condotta ha portato, dunque, complessivamente, al sequestro di oltre una tonnellata di prodotto ittico che avrebbe potuto fruttare al mercato clandestino siciliano una somma pari a circa 30.000 euro.