Sulla sanità la Giunta regionale solleva il conflitto di attribuzione
CATANZARO. La Giunta regionale della Calabria, riunita ieri pomeriggio a Catanzaro sotto la presidenza di Mario Oliverio, “ha deliberato di sollevare conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale nei confronti della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 7 dicembre scorso con cui è stata disposta l’ulteriore prosecuzione dell’istituto del commissariamento statale per i disavanzi del sistema sanitario”. Ne dà notizia un comunicato dell’ufficio stampa dell’esecutivo. “La decisione – si aggiunge – è stata assunta in coerenza con quanto rappresentato dal Presidente della Regione ai Governi nazionali negli ultimi anni”.
“L’attuale governo è in linea con i precedenti, perché non c’è il cambiamento tanto sbandierato rispetto alla sanità calabrese”. Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, a margine di una conferenza stampa nella sede della Giunta, commentando con i giornalisti la recente nomina, da parte del governo nazionale, di un nuovo commissario ad acta per la sanità calabrese. “Ho già detto e scritto – ha aggiunto Oliverio – una lettera al governo prima che si determinasse, perché non faccio questione di nomi. Ritengo l’istituto del commissariamento un istituto fallimentare e in Calabria dieci anni di commissariamento hanno portato frutti amari e un bilancio assolutamente negativo. Non lo dico io, lo dicono i tavoli interministeriali: anche l’ultimo tavolo, di metà novembre, conferma che il debito non è stato ridotto ma si è impennato, che i Lea sono al di sotto della soglia minima e che cresce il numero dei calabresi costretti a curarsi in altre regioni. Del resto – ha sostenuto poi il presidente della Regione – anche la Corte costituzionale, con riferimento alla Campania, di recente ha definito incongruente un peridio di dieci anni di commissariamento. Infatti, mi sembra che dieci anni di commissariamento non siano più un fatto straordinario ma un fatto patologico, ed è la dimostrazione che il ruolo di supplenza che il commissario dovrebbe avere rispetto alla gestione ordinaria della Regione si è rivelata fallimentare”. Oliverio ha quindi osservato: “Il 13 dicembre si riunisce la Conferenza Stato-Regioni: insieme alle altre Regioni sto valutando un’iniziativa, perché non è più possibile che i poteri costituzionali siano mortificati e messi sotto i piedi senza risultati a causa di un’esperienza del commissariamento che persevera in una linea non rispondente agli interessi costituzionalmente definiti in favore dei cittadini, in questo caso il diritto alla salute. Devo dire – ha sostenuto poi il governatore – che questo governo è in linea con i precedenti, nel senso che non c’è il cambiamento tanto sbandierato rispetto alla sanità calabrese. Non dimentico infatti che i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno sempre agitato il problema del commissariamento in polemica con i governi succedutisi negli ultimi anni, oltre che con il sottoscritto, e oggi sono in pieno continuismo con una linea che si è rivelata fallimentare. Non dico che l’origine sono stati loro, perché l’origine è stata determinata nella legislazione precedente, ma adesso loro non sono ripropongono l’incompatibilità ma – ha concluso Oliverio – continuano su quella linea e su un’impostazione fallimentare”.