Oliverio: “Alzare le antenne contro le infiltrazioni mafiose”

CATANZARO. “Bisogna alzare sempre di più le antenne e creare tutti i deterrenti perché la criminalità organizzata e la ‘ndrangheta sono in agguato dove ci sono risorse, anche comunitarie, come si è verificato più volte”. Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti durante i lavori della “Giornata dell’anti-’ ndrangheta” in corso a Catanzaro. “Bisogna mettere in campo – ha aggiunto – tutti gli strumenti per evitare le infiltrazioni ed è importante l’ azione della magistratura: operazioni come quell’odierna sono un ulteriore colpo alla ‘ndrangheta e alla rete che – ha concluso Oliverio – tende ad appropriarsi di risorse pubbliche”. “Stiamo lavorando per far diventare legge un codice etico. Ad esempio essere condannati in via definitiva per corruzione non è motivo di incandidabilità attualmente. In Calabria abbiamo avuto candidato alle Europee un soggetto condannato per associazione di stampo mafioso in Sicilia. Questa è la situazione” ha detto invece il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta Arturo Bova a margine dei lavori, a Catanzaro, dell’iniziativa “La Calabria dell’antindrangheta”. “Dal punto di vista personale – ha aggiunto Bova – senza seguire il protocollo dico: noi non sappiamo chi sono i personaggi notori della politica calabrese o catanzarese? Se poi sono candidati sempre gli stessi perché qualcuno diceva che ‘i voti non puzzano’ allora va bene così. Basta poco. La volontà deve essere ferrea e passa dalla dichiarazione su un palco dal quale si dice che con i mafiosi noi non vogliamo avere nulla a che fare. Purtroppo stamani vedere l’auditorium pieno di rappresentanti della società civile, di studenti, di testimoni di giustizia, di organizzazioni non governative, forze dell’ordine, le varie Procure, fa piacere, però non c’è un esponente della classe dirigente catanzarese. Menomale che il titolo è ‘La Calabria dell’antindrangheta’, evidentemente molti non si sentono nella Calabria dell’antindrangheta”.